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Storia RIAPERTA


Corr. 27.10.98

 

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"Appoggio D'Alema per patriottismo, e anche per coerenza con me stesso....
 "...per restituire la politica alla politica, consegnare la teologia, l'etica e la filosofia al campo loro proprio, affidare il passato alla storia e agli storici il passato". 
 (Francesco Cossiga)

Corriere della Sera - 27.10.98


... coerenza  alterata - il passato '48  è presente !

 

29 MARZO 1998 - Corriere della Sera - Berlusconi: "Cossiga è un distruttore". Il  "picconatore"  incassa e  risponde caustico al Cavaliere "Lui preferisce servitori pronti a bassi servizi, tra cui quello di alterare le opinioni altrui e fare il mazziere dell'avversario".

18 APRILE  1998 Corriere della Sera - COSSIGA fa l'analisi finale al Congresso di FI: "E' un partito senza democrazia. Silvio deve smetterla di comportarsi da papà.  Ho sentito gridare Silvio, Silvio! Ma lui avrebbe voluto che tutti lo chiamassero Papà, Papà".

28 GENNAIO 1998 - Corriere della Sera  -  COSSIGA precisa la "Cosa": "Nascera' un movimento grande, laico. la sintesi tra gli eredi di De Gasperi, Einaudi,  La Malfa, Saragat. I poli saranno due, sempre due, da una parte la sinistra, dall'altra noi; il centro riformatore, senza AN. Il Cavaliere? Venga nel mio Polo lui e altri di FI" 

18 FEBBRAIO 1998 - Corriere della Sera - - UDR E COSSIGA -   ROMANI:  "Cossiga? mi sembra che il suo interesse sia quello di far fuori Berlusconi, di distruggere la sua leadership. Nel Polo, dentro Forza Italia, dappertutto".

22 FEBBRAIO - 1998 - URD - COSSIGA risponde al Tg1 alle accuse "E' vero, la nostra idea è di scompaginare i giochi e ci stiamo riuscendo. Vogliamo mettere in crisi il triangolo della morte: Berlusconi, D'Alema e Fini. Mi auguro di essere destabilizzatore di una situazione che si sta concludendo".

22 FEBBRAIO - Corriere della Sera -  Gianni Bozzo consigliere politico di Berlusconi, tuona al consiglio di Forza Italia "Drastica chiusura a Cossiga, dobbiamo fare resistenza in periferia, dobbiamo opporci (e con una esclamazione molto disinvolta)  per Dio!!" . (adesso ringrazia per grazia ricevuta)

11 MARZO '98 - Corriere della Sera  - IL FILOSOFO COLLETTI esterna duro - Rilascia un'intervista e fa clamorose e inquietanti profezie sul futuro del suo partito e sul Cavaliere "Noi di FI faremo la fine dei socialisti e BERLUSCONI la fine di CRAXI. Il Cavaliere ha un numero di rinvii a giudizio a due cifre. Alla fine sarà costretto a scappare come Craxi. E come d'altra parte gli consigliano già i suoi avvocati. L'effetto sarà come se sul centrodestra fosse passata la diossina, per vent'anni non ci crescerà nemmeno la cicoria. FINI si ridurrà a fare l'ultimo dei Mohicani e per vent'anni ci terremo questi qua finché non esploderà il conflitto tra D'ALEMA e i cattolici di PRODI. -
BERLUSCONI letto il Corriere si è "arrabbiato come un drago", ..."ma come si permette, gli ho fatto la campagna elettorale tutta io, soldi e voti a disposizione, poi mi tratta così". Fa seguire scongiuri e qualcuno giura che i reclutamenti d'ora in poi B. non li farà più cercando dentro le file di intellettuali, filosofi o professori. "Parlano troppo e sono irriconoscenti".

18 APRILE  1998 - Corriere della Sera - Al Congresso di Forza Italia  COSSIGA fa l'analisi finale: "E' un partito senza democrazia. Silvio deve smetterla di comportarsi da papà. Dia ai suoi il potere, se vogliono, anche quello di cacciarlo. Non deve trattare i delegati come spettatori o invitati, ma trasferire a loro la possibilità di decidere; non li impacchetti se dicono cose che a lui non vanno bene. Ho sentito gridare Silvio, Silvio! Ma lui avrebbe voluto che tutti lo chiamassero Papà, Papà. Papà". "La democrazia bloccata, prima era il fattore K, il PCI, ora sta emergendo il fattore B, la concezione patrimoniale del partito".

Baget Bozzo in un'intervista (Corriere di domani 25  giugno 1998,  pag. 5)   "Berlusconi è un ingenuo e un bonario; non conosce la perfidia dei democristiani, il gioco dei quadrumurti: Scalfaro, Prodi, Mannino, Cossiga. Deve capire che adesso il suo nemico non è D'ALEMA ma COSSIGA, con il quale deve rompere i rapporti non avere rapporti ambigui con lui"

28 SETTEMBRE 1998 - Corriere della Sera -COSSIGA:  "Berlusconi vuole arrivare dove comprende di non poter arrivare con il denaro.  E' un pusillanime, ha umiliato i suoi deputati e senatori, pensa di averli comprati (La "filippica" e la "strigliata" del 12, al suo vertice "io pago e dovete essere presenti!") Poi Cossiga continua: "Non gli rimane altro che sciogliere il suo partito per consentire la nascita di un partito nuovo, credibile, moderno, un libero partito di centro". Poi rispondendo ad AN Cossiga sferra una fiorettata: "Caro Fini, noi saremo anche gli straccioni di Valmy, ma abbiamo niente a che fare con i mercenari che si vendono a chi meglio paga".

27 OTTOBRE - 1998 - Corriere della Sera -  COSSIGA dopo aver preparato sul Colle il D'Alema capo del governo: " "Appoggio D'Alema per patriottismo, e anche per coerenza con me stesso....".

30 OTTOBRE 1998 - Corriere della Sera -  AL SENATO per il voto di fiducia a D'Alema, duro scontro di Cossiga che torna ad attaccare il centrodestra: sul Cavaliere  infierisce con invettive  "Berlusconi si ritiri dalla politica, torni a fare il Cavaliere di Cernusco e io sono pronto a sciogliere l'UDR". Se lui è De Gasperi allora io sono Alessandro Magno. Lo avevo votato anch'io nel'94, ma non perchè si arricchisse ancora di più, da 4 mila a 14 mila miliardi. Se  diventa Presidente della Repubblica io chiederò asilo in Irlanda". Infine un tiro birbone nel suo stile: regala a D'Alema un bambino in marzapane per far vedere a Berlusconi come i comunisti mangiano i bambini".

3 DICEMBRE 1997  - DOPO VOTO - Nel Polo e' giunta l'ora della resa dei conti. -COSSIGA interviene "Sono io l'unico oppositore del Cavaliere, forse a destra o sinistra ne esistono altri ?" - BUTTIGLIONE " Si' e' l'ora di fondare un nuovo partito. Un Polo basato su FI e AN e' destinato a perdere sempre, non vogliamo essere un soprammobile"- FINI azzera il suo stato maggiore e si prepara alla svolta. "L'organizzazione dev'essere cambiata radicalmente" - BOSSI soddisfatto dei risultati "Il Polo non ha piu' ragione di esistere. Vie di uscite ? Berlusconi si penta pubblicamente e si iscriva alla Lega".

QUANTO AI PROGETTI - "Non chiamatelo partito. La gente non vuol più sentire questa parola". - "Stiamo costruendo un non-partito, un movimento all'americana. Non esisteranno sezioni, burocrazia, correnti". - "Forza Italia è il primo tentativo storico, dal '45, di creare un partito liberale di massa". - "E' tempo di cambiar sistema. La società civile lo ha capito, e storce il naso di fronte al riproporsi dei vecchi partiti e della vecchia politica". - "Siamo uomini NUOVI alla politica, che vengono dalla trincea del lavoro e delle professioni, il meglio di un Paese pulito, ragionevole, moderno". - "Basta con i vecchi arnesi della politica!". - "Abbiamo sostituito la vecchia classe politica con manager, uomini d'affari, docenti senza legami col passato". - "Ho detto dei "no" a molti per evitare l'ingresso nel governo di gente che ne avrebbe compromesso l'immagine, avrebbero dato un'immagine di vecchio". - "Occhio alle vecchie volpi". - Discorso del 24 marzo 1993: per 14 volte ha citato "la vecchia politica", i "politicanti di mestiere". 

In quanto al "nuovo , il "vecchio" BAGET BOZZO (quello del '48), è già dentro, il "vecchio" COSSIGA (quello del 48!) sta arrivando; il "vecchio" ANDREOTTI (quello del 48!) sta pensandoci su; ora manca solo il "vecchissimo" GEDDA (l'emblema del 48)  e il 48 verrebbe  interamente ricostruito. (Saranno rimesse in piedi "gli eserciti della fede", e perchè non anche la Stay Behind (Gladio) ? Il '48 sarebbe così completo! La lotta ai comunisti pure!
Del gesuita  PADRE LOMBARDI  (del '48) il tuonante  " microfono di Dio",  non ne sentiremo la mancanza, ha lasciato in eredità "la Tivù di Dio" in buone mani.

Colta al volo dai forum:  (1) - "Che fine ingloriosa! Non essendo riuscito a fare il De Gasperi vero, si é ridotto a fare, e verrà ricordato,  come il valletto del neo-De Gasperi . Anche lui è ora disposto a chiamarlo Papà" (Si riferisce indubbiamente alla frase di Verona del  18 aprile sopra".

Colta al volo dai forum:  (2) -"Era nella DC (così ostinato con i comunisti che lo chiamarono K).  Alla caduta di Berlusconi, stava per diventare  premier con l'appoggio dei comunisti. Più tardi  ha fatto  ("con  coerenza patriottistica") eleggere D'Alema (di rimando "Cossiga mi appare come un elemento di garanzia democratica") e adesso non ha resistito alla destra e al fattore B,  anche lui è ora fra quelli che invocano  "Papà Silvio".... " Besù fai i miracoli".

Vedi LA DISCESA IN CAMPO >>> 

 

( Card n.98 - del 27 - 01 - 2000) 


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