Storia - Corsi e ricorsi . . .
L' Italia s'e' desta tutta a destra
Ha detto basta! lottiamo!
Non rimaniamo alla finestra
gli spot li vogliamo quotidiani
Senza quelli non siam contenti
c'é in gioco il  nostro domani.
lo dicono anche gli intelligenti.
Facciam la Rivoluzione
Alziamo un grido lacerante
Vogliamo pane, spot e Tivù
I nostri figli non chiedono di più
così i disoccupati, i contadini,
i lavoratori e tutti i cittadini.

Il tribuno subito s'infervora e brama:
"Daremo gli spot  a chi li ama;
io per la rinascita del Paese
Non bado a spese.
Tanti spot  per giorni meno tristi
Senza la censura dei comunisti"
Noi siamo per la pace,
ma siamo  disposti a far la guerra
O gli spot o caos in cielo e in terra

PARCONDICIO
- Hai visto? ... un agosto di spoto, un volo di libertà, a molti  già noto
- E' la rivoluzione liberal-spotocratica nazionale. Poi dicono che noi stiamo male!

- - I nemici dicono che è questa una anomalia unica e mondiale, che se la libertà in Italia é ridotta ormai solo più a questo, ridotta a libertà di spot, allora andiamo proprio male. Ci spot-tianiamo tutti.
- - Ma é normale! Se uno é più bravo a fare propaganda, é potente, ha tanti soldi e possiede i mezzi d'informazione, non gli é difficile convincere e far convincere che   tutto questo  é democrazia e libertà.  Non ha bisogno nemmeno di tante spiegazioni, perchè usando proprio questi mezzi, gli basta confezionare uno spot, poi ripeterlo e suggestionare (questa é l'arte del "maestro"). Se poi si compra anche tutti i giornali, il Minculpop   (Minestrone Culturale Popolare) é fatto! gli spot diventano un fatto anche culturale.

Mussolini (un altro abile affabulatore, che di giornalismo se ne intendeva molto e la forza dei media alla radio fu lui a scoprirla) ne aveva confezionati tre di spot: uno categorico "Credere, obbedire, combattere"; uno indiscutibile: "Zitti! Il Duce ha sempre ragione"; e uno  persuasivo : "Vincere, Vincere, e io vi dico che Vinceremo!".
Credettero, obbedirono, andarono a combattere, poi si accorsero (tutti !) che non aveva ragione, e naturalmente non vinsero.
E invece di prendersela con se stessi, se la presero con lui.

La disciplina sull'informazione e sulle  pubblicazioni   (Minculpop - Ministero Cultura Popolare) per quanto concerne la stampa quotidiana e periodica  era  molto chiara:  cosa bisognava dire e cosa non dire.
(Disposizione n.420/B-I - Riservato. Roma 26 -9-1928, Anno IV Era Fascista - A tutti i Prefetti d'Italia . Disciplina sulla stampa -  "Ordine divieto parziale o totale di pubblicazione di notizie o fatti, che per ragioni di indole varia non conviene siano in tutto o in parte portate a conoscenza del pubblico.... Non dedichino i giornali eccessivo spazio ad avvenimenti di cronaca che riguardino il capo.... Smobilitazione della cronaca nera ed altri fatti che possono esercitare pericolosa suggestione su gli spiriti deboli ... Severo controllo sulle notizie attinenti le condizioni finanziarie del Paese.... Molta sobrietà su notizie riguardanti pubbliche calamità, nubifragi, alluvioni, incidenti ferroviari e militari o altri disastri che possono destare inquietudine, deprimere lo spirito pubblico o dare l'impressione che il popolo non sia maturo.  Dedicarsi alla cultura, al progresso scientifico, agricolo, industriale, e soprattutto volgarizzare le più importanti provvidenze del Governo.
"La stampa periodica deve essere intonata con l'opera  svolta dal governo sotto l'alta guida di S. E. Mussolini....  Sia fatta con la maggiore riservatezza oralmente ai Direttori dei giornali, l'opportunità che la stampa divenga, sempre più, illustratrice agile, varia, brillante delle quotidiane conquiste del nuovo Stato. Lo Stato Fascista, nato dalla Rivoluzione che ha sconvolto uno sterile campo ed in quello semina ora il buon seme che darà, come frutto sicuro, la potenza d'Italia".


commenti colti al volo sui vari forum
(naturalmente ne accettiamo altri   favorevoli e sfavorevoli)

- - La politica va fatta nelle sedi della politica e sui giornali,  gli spot nelle sedi degli spot.  Sui giornali qualcuno pur si fa delle idee, ma purtroppo come diffusione dei giornali siamo a livello della Turchia. E i pochi che ci sono, stanno concentrandosi  tutti in un modo o nell'altro in mano a un solo padrone.

- - Gli spot? Non è giusto vietarli, perchè la politica ha smarrito riferimenti ideali ed è giusto che venga trattata come un detersivo e una saponetta; e tutti sappiamo  che  con gli spot si vendono molto,   lo sanno anche i bambini, inutile dissimulare.  E se gli italiani vogliono gli spot alle saponette diamogli pure  le saponette;  ci si laveranno pur... qualcosa.

- - Ma non é vero che sono bravi comunicatori, il fatto che si scagliano contro quella che dicono essere propaganda, significa che sono capaci a vendere detersivi ma non a fare propaganda. Un incredibile smacco sulla sostanza. Fra l'altro già sperimentata.

- - Non si capisce perchè queste regole che ci sono in altri paesi liberi, da noi invece si chiamano l'incontrario: liberticide.
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- - Candido, stracciandosi le vesti "... ma perchè vietare gli spot?  non è democratico, credete proprio che la gente sia così stupida e  ignorante? Che non abbia una propria testa? Questa censura é  un offesa all'intelligenza! Lo scrive un direttore di giornale.
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Pangloss: "...ma c'è  uno in Italia, dico uno solo, che pensa  che la Bonino prendeva quei voti se non faceva gli spot?  Che non avesse  un progetto lo si é visto dopo, eletta eurodeputata era pronta a rinunciare per fare il Commissario. A confermarlo proprio il "maestro della comunicazione": Berlusconi, che a quell'8,5 non ha mai creduto   - "...fra un mese torneranno al 4% e forse anche al 2%" -  E se lo dice lui, Lui sa quel che dice, questa volta gli crediamo anche se lo dice senza spot.
E poi, se siamo tutti intelligenti, non influenzabili e responsabili, perchè non reclamizziamo in Tv  anche le armi, i mitragliatori e non diamo tranquillamente  il numero verde dove trovare un bazooka anche d'occasione?   Perchè? Perchè  "possono esercitare una pericolosa suggestione su gli spiriti deboli". Nelle medicine é severamente vietato descrivere la sintomatologia dei mali che curano, perchè molti, moltissimi  individui  leggendole sono convinti di averli i mali e ammalarsi veramente. Dunque l'intelligenza non è proprio così diffusa (i politici lo sanno, i medici pure)  l'influenzabilità invece sì, e a quanto pare di deboli ce ne sono tanti in giro. Un'individualità spiccata é molto più rara di quello che si crede generalmente. Tutte le scuole d'arte pubblicitaria conoscono benissimo queste leggi, ieri psicologiche, oggi neuroscientifiche.  L'uomo é un animale imitativo! E i neuromediatori sono un dato di fatto! Fanno brutti scherzi. Molti credono di avere un "io" e invece sono tanti "tu"; sono il "popolo" la "massa" con un "io" già confezionato a monte.
Un famoso trattato "Suggestione e autosuggestione" di Atkinson (la Bibbia degli addetti ai mezzi di comunicazione) é molto chiaro;  riguardo a un politico con dei dubbi nel fare una certa affermazione;  lo indottrina così: " Prove? Non ne avete bisogno! Dite al popolo una data cosa con solennità e autorità, e ripetetela abbastanza spesso e non avrete bisogno di offrire alcuna prova!"...."Il meccanismo neuroscientifico  della suggestione autosuggestione oggi lo conosciamo benissimo. Quando state per pronunciare qualche cosa di straordinariamente falso, cominciate sempre con la frase "la gente vuole...", "il popolo vuole,,,,",  gli italiani vogliono.....", "come tutti gli italiani sanno...". "Io asserisco senza tema di contraddizione,,,",  "le migliori fonti d'informazione concordano....." insomma cose del genere e il gioco è fatto. E' un assioma della suggestione che "la suggestione acquista forza mediante la ripetizione" ...i dendriti che si formano in un neurone oggi li vediamo al microscopio elettronico....  "Una suggestione di limitato potere d'impressione e penetrazione all'inizio, acquista forza e potere ad ogni ripetizione. Il martello deve battere ripetuti colpi per poter ficcare il chiodo. Una suggestione ripetuta tende ad abbattere l'istintivo potere di resistenza dell'individuo; ce lo cuoce e ci viene servito bello caldo per i nostri appetiti.

"Ogni nostro neurone costruisce con suoi dendriti e le sue sinapsi un concetto mnemonico mettendo insieme - associandoli - tanti frammenti di un bagaglio di conoscenze introdotte. Nel fare questo assemblaggio, nel dover valutare quali frammenti occorrono per esprimere un concetto, spesso, per molti, é faticoso.  Se hanno invece introdotto - senza che la fortezza attenzionale (criticabilità) è in funzione - come un concetto già confezionato, all'occorrenza scelgono questo già pronto. Il cuoco per fare una manicaretto ricorre a una serie di procedimenti e mette  ingredienti che sono il risultato di una serie di esperienze negative e positive assimilate nel tempo. L' apatico (l'indifferente per cultura alle emozioni e a quelle sensazioni che il pensiero creativo produce) preferisce acquistare il prodotto già pronto, già cotto, già confezionato, solo da riscaldare, con delle "microonde".  E il messaggio pubblicitario è anch'esso una microonda -  che viaggia negli assoni verso alcune aree del cervello - prodotta dalla differenza di potenziale delle membrane delle sinapsi (-30 mV a membrana chiusa e a +70 mV aperta) e che serve per  la codificazione della informazioni sotto forma di segnali elettrici sequenziali inviati con tanti "pacchetti" di "quanti di energia" spinti attraverso i "nodi" nella "rete" neurale. "Pacchetti" o "pacchi" che all'arrivo, in base all'intensità del "segnale" (prodotto dall'emozionalità o ripetitività del segnale) , si depositano creando una "etichetta"  in determinate "zone" (simile a quella del codice a barre su una scatola di pelati), che, se in seguito sollecitati, sono richiamati in memoria singolarmente o in associazione, per interagire con altri, indi produrre una "costruzione",  o....   con meno fatica un "concetto" già costruito da altri. O eseguire un ordine "corri alle armi !!"
Fra l'altro, questi flussi di corrente elettrica  viaggiano negli assoni verso le nostre cellule neurali - allo stesso modo del nostro computer che usa il modem. Iniziano il loro viaggio  con un segnale digitale, poi si trasformano in analogici ed infine  nuovamente  in digitali, per essere codificati, poi interpretati o elaborati (letti e associati con altri)
Tutti lottiamo  per evitare la pirateria di una nostra creazione intellettuale, poi non reagiamo quando certe idee si introducono lentamente nella nostra fortezza mentale per impossessarsi della nostra individualità.
Fa più questa infiltrazione - se ripetuta - che non una rivoluzione di massa. Se una sentinella svogliata non sta attento anche alle piccole apertura di  una roccaforte e ogni giorno di soppiatto da questa si insinua un "nemico" alla volta, in breve tempo la fortezza viene conquistata, da "dentro" e non da "fuori".

Forse abbiamo divagato, ma riguardo alla politica

vale la pena rileggersi DA WEBER A PARETO
"DA MILLENNI RISSA PER LA CONQUISTA DEL POTERE"


( Card n. 82  del 20-08-1999)  


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