Storia - Corsi e ricorsi . . .

(10 ottobre 1928) Mussolini traccia  le direttive sulla stampa, ricevendo 70 direttori di quotidiani nazionali e regionali. Considera ormai risolto il problema dell'allineamento della stampa al regime e dichiara che "la stampa può finalmente esercitare - nell'ambito delle leggi del regime -  le sue funzioni di critica, di controllo, di propulsione".
(Il 1�  novembre del '26 erano state revocate le licenze a Il Mondo, Il Risorgimento, La Voce repubblicana; sospesi l'Avanti, L'Unità, Battaglie sindacali, Critica sociale. La stessa sorte toccò alla Stampa di Torino, al Corriere della Sera di Milano, al Gazzettino di Venezia, al Cittadino di Brescia, al Corriere del mattino di Verona.
Usciranno poi con le stesse testate, ma tutti con uguali contenuti).
( la "libertà" di censurare)

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- Cos'è ? - Una volta la chiamavano propaganda ,
condizionamento ideologico,  rimbambimento delle masse,

violenza verbale, informazione di regime, ecc. ecc.
La Minculpop (Ministero Cultura Popolare - Min-estra Cu-cinata per il Po-polo)

- Adesso si chiama:   spot informativo,  suggerimento formativo,  messaggio liberal evolutivo, un discorso democratico affettivo,  un mezzo per diffondere un programma illustrativo . Lo si offre oggi come ieri, al popolo giulivo che così applaude sempre il divo che vuol giungere all'arrivo  con un sistema sbrigativo  e centrare il suo unico obiettivo: il potere  governativo,

- Eppure  ho letto in questi giorni: "Questa eclisse degli spot é un insulto all'intelligenza. Non si può impedire a un qualsiasi (! - ndr)  cittadino di farsi pubblicità quando ha deciso di candidarsi nelle liste di un qualsiasi (! - ndr)  partito.  Siamo in un libero mercato, il singolo deve essere libero di spendere  tre milioni come tre miliardi. Perchè fare una distinzione tra chi ha molti soldi e chi ne ha meno, come se la ricchezza fosse una colpa e una discriminante?" -  Sembra il crescendo del concerto per violino di Paganini. Cioè una sviolinata! Di un direttore di giornale "libero". Ha dimenticato che chi ha tre miliardi può comprarsi 1000 che hanno solo tre milioni in tasca.

- Ho capito! Questa è  la dimostrazione che basta che uno abbia i soldi ( e potere)   e può nei giornali che compra (uno, due, tre, ecc. siamo in libero mercato, no?   lo "può" fare "qualsiasi" cittadino, no? ) può  far scrivere quello che vuole. E seguendo questo criterio é libero di comprarli tutti,  lo può fare qualsiasi cittadino. (si capisce  subito che quel direttore non è più libero di scrivere il contrario).

- Non farci caso; la storia offre molti  esempi del genere,  e sappiamo anche come va' poi sempre a finire. Ti dicono che si lotta per la libertà, ti fanno vedere bambini felici che corrono su prati verdi, poi più tardi scopri che i bambini recitavano, i prati verdi erano finti, e che il tutto era un immagine, una confezione con dentro  la storia di Cappuccetto Rosso; non un progetto!

vale la pena rileggersi DA WEBER A PARETO
"DA MILLENNI RISSA PER LA CONQUISTA DEL POTERE"


( Card n. 81  del 11-08-1999)  


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