Fino al 2001...col ritorno

Aprile 1941
"Nonostante le difficoltà del terreno e la distruzione delle strade, gli attacchi delle truppe germaniche sul fronte serbo sono proseguiti con successo. L'aviazione del Reich ha attaccato anche ieri  gli impianti militari della "fortezza" Belgrado con bombe incendiarie e dirompenti. Nelle rimesse, nelle stazioni ferroviarie, negli impianti e  negli aerodromi nemici serbi, sono scoppiati nuovi e vasti incendi"
Comunicato del Comando Supremo delle Forze Armate tedesche.
Italia - Bollettinodi guerra  n.305

(da: Il Gazzettino, 9 aprile 1941)

(vedi sotto)

E' L'ANNO
corsi e ...... ricorsi
Churchill: "questo é l'anno! dipende da noi"... e dai Serbi se saranno all'altezza di avvenimenti di portata mondiale"; gli risposero i serbi  "con Hitler  mai!"
(manifesto e cartolina propagandistica inglese, di Clive Upton)

( Card n. 61 - del  25 - 04 -1999 )    


La situazione il 9 e il 17 APRILE  1941 (dopo il 25-27 marzo)
" la "Determinata azione "

( che coincidenza:  data inizio, nome e luogo)

"LE ARMI DELLA GIUSTIZIA"

"L'azione militare italo-tedesca è fiancheggiata dal consapevole  entusiasmo dei due popoli dell'Asse, i cui interessi politici e militari non potevano essere impunemente toccati dalla congiura militaristica di Belgrado e dalla furia selvaggia della folla serba. Un profondo fattore d'ordine nazionale é venuto ad aggiungersi in tutta la sua potenza ai motivi di carattere generale e morale, che ha imposto la  "determinata azione " dell'Asse.
Il Patto Tripartito ha esercitato perfettamente la sua funzione di riunione delle forze sane d'Europa.

(testuale - pubblicato in prima pagina. Il Gazzettino, 9 aprile 1941)

 

" 17 Aprile-   Il Generale Kalafatovik, forte ancora di 18 divisioni iugoslave si arrese; ma molti di quegli uomini non tornarono a casa, s'incamminarono verso le zone più impervie del paese allo scopo di prepararsi alla resistenza. I tedeschi sul momento non mostrarono molto interesse per l'esercito iugoslavo che si stava sbandando, come sempre accade quando è sconfitto.  (I tedeschi pagarono cara questa disattenzione! E la parola Guerriglia non era ancora sul vocabolario) Cose più urgenti li impegnavano e la più urgente era: conquistare la Macedonia, sfondare la Linea Metaxas,   piegare la Grecia, buttare a mare gli inglesi. Il 28 aprile issarono la croce uncinata sul Partenone di Atene" .da La Guerra Mondiale,  capitolo: La guerra lampo in Iugoslavia,  pag. 402-432. A. Petacco, Curcio ed.

Ma HITLER in questi   giorni si giocò la "carriera";  perse la guerra mondiale. Il suo '"Impero che sarebbe durato mille anni", plasmato dalla sua volontà di ferro, dalla sua fredda mancanza di scrupoli, dalla sua intelligenza eccezionale, dalla sua potente immaginazione e la sua quasi incredibile capacità di dominare uomini e situazioni, fu invece miseramente travolto da uno psicopatico  istinto di vendetta;   emerse lo sventurato  piccolo uomo travolto dall'irrazionalità, gonfio di  cupo rancore verso Belgrado e i Serbi. Lo scatto d'ira del 25-27 marzo, gli costò molto caro!  - In  Iugoslavia  e poi in Grecia scattò la trappola (forse addirittura tesa da Churchill con Mussolini - Ma questo non lo sapremo mai. Forse. - Churchill, rimasto solo, non poteva certo parlare di riscossa. Con la caduta di Atene  era ormai spacciato,   era la sua seconda Denquerke,  e l'America non aveva affatto ancora deciso di entrare in guerra. La caduta di Creta con la nuova "arma" dei paracadutisti, (di Student) impressionò molto Churchill; " temevo l'invasione con  quattro o cinque di queste audaci divisioni aviotrasportate; ci preparammo così a difendere la Gran Bretagna; ma avrebbero potuto conquistare tutto;  e Hitler  fu pazzo - non impiegandole più -  a sciupare tali possibilità, quasi smisurate nella lotta mortale con l'Impero Britannico" scriverà nelle sue Memorie..
Hitler si era appagato con la distruzione di Belgrado, e si era esaltato con la effimera vittoria in Jugoslava, ma gli venne a mancare la visione globale del conflitto. Aveva fretta; appena ventidue giorni dopo si volgeva a est. Ma aveva accumulato un ritardo enorme per realizzare il suo desiderio più grande: la conquista dell'Unione Sovietica. Il tradimento dei Serbi di  Belgrado aveva segnato definitivamente la sua sorte. Per tre anni le armate tedesche vagarono  nella grande trappola del gelo russo; la Campagna doveva durare 100 giorni esatti; ma dopo 1000 le armate erano ancora lì, congelate nelle tundre coperte di neve". Churchill ebbe tutto il tempo per riarmarsi.

L'errore fatale di Hitler:  Inizia in ritardo l'attacco: il 22 Giugno.  Sottovalutandola trova la resistenza russa superiore ad ogni pessimistica previsione. Dopo soli 8 giorni é già in difficoltà. Nella lettera  a Mussolini (lettere segrete - n. 45 del 30 giugno)    scrive "...ci hanno sorpresi nonostante tutte le previsioni; sono otto giorni che una brigata corazzata dopo l'altra viene attaccata, battuta o distrutta. I russi hanno tirato fuori una sorpresa di cui noi purtroppo non avevamo alcuna idea. Un gigantesco carro armato di 52 tonnellate.....senza il nostro cannone anticarro, noi saremmo impotenti di fronte a questi mezzi corazzati che attualmente sono i più forti. I combattimenti di questi otto giorni sono i più gravi che le truppe tedesche hanno dovuto sostenere sinora")

Il ritardo di Hitler aumenta! Solo il 2 ottobre a 300 km da  Mosca inizia l'Operazione Tifone. Ma il 7 ottobre cade la prima neve. Il nemico é ora  la rasputiza  (la stagione del fango) che fa impantanare i carri, i cannoni, i trattori, tutta la potente ed efficiente macchina bellica del Terzo Reich. Il 25 Ottobre a cento chilometri da Mosca, a Borodino (qui, Napoleone, 129 anni prima, fu battuto dal Comandante in capo dell'esercito russo, Generale KUTUZOV  e dal Generale Inverno), i tedeschi si svegliano con 15 gradi sotto zero;  é gelo, ma ben più grande é il brivido che corre nella schiena dei  tedeschi; compare l' "incubo", si aggira in "quei" campi di battaglia,  il fantasma nitido di Napoleone.
A Mosca invece  il nuovo generale russo Zukov (Comandante in capo dell'esercito russo - quasi omonimo !! ) la stessa mattina si svegliò meno pessimista, forse sorrise; ora aveva il più valido alleato: il Generale Inverno.
Il 7 novembre una grande nevicata paralizza il terreno delle operazioni dei tedeschi, che nonostante tutto, sono arrivati a 30 chilometri da Mosca. Il 22 novembre il termometro segna 32 gradi sotto zero. Il freddo russo, compie il  "Miracolo". Il 6 dicembre (il termometro é sceso a - 40)  i russi sferrano il contrattacco con i siberiani, i mongoli e i cosacchi; per l' "Invincibile Hitler" che non aveva mai perso una battaglia, inizia la catastrofe.
L'"Operazione Barbarossa" fallisce.  Quante coincidenze! La data di Napoleone, lo stesso terreno, il generale russo, la stessa distanza da Mosca, e se andiamo bene a vedere non di buon auspicio pure il nome " Barbarossa"; il  sogno di Federico, quello di conquistare l'Oriente e riunire  l'impero, finì in una pozzanghera;  quello di Hitler, con le stesse ambizioni  ("un impero che durerà mille anni"), nella rasputiza russa.


LE DATE - ora molto attuali - DELLA STORIA (vedi)


( Card n. 61 - del  25 - 04 -1999 )


    

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