FIRENZE (7414 byte)

 

CRONOLOGIA di
FIRENZE
(Autore: Paolo Piccardi)

 

 

Parte settima

ANNO 1300 - nel contado fiorentino ci sono 1350 castelli

1.5.1300     scoperta una congiura dei Magnati contro i Priori, scoppiano tumulti vicino a S.Trinità. Vengono esiliati Corso Donati (a Massa Trabara) e Guido Cavalcanti.

5.1300     missione di Dante a S.Gimignano per l'elezione di un rappresentante da inviare alla ricomposta Lega Toscana

15.6.1300    fino al 15.8.1300 Dante fa parte dei Priori, massimo organo di governo.

23.6.1300     grande zuffa fra Grandi e Popolani. Dante propone il confino per i capi dei Bianchi e dei Neri, fra i quali Guido Cavalcanti, suo amico.

27.6.1300     Dante fa respingere la richiesta di Bonifacio VIII di ottenere il vicariato della Toscana.

1301     Cimabue a Pisa, membro della Compagnia dei Piovuti. Dipinge il San Giovanni Evangelista nel mosaico absidale del duomo

19.6.1301     parere contrario di Dante alla richiesta di Bonifacio VIII di prorogare la concessione del presidio di cavalieri fiorentini in aiuto del Papa, in guerra contro Margherita Aldobrandeschi (consuluit quod de servitio faciendo domino Papae nihil fiat).

9.1301     Bonifacio VIII tenta di rimettere al potere Corso Donati, inviando a Firenze Carlo di Valois.

10.1301     Firenze invia 3 ambasciatori a Roma, fra i quali Dante. Il Papa manda la risposta per gli altri 2 e trattiene Dante.

11.1301     Carlo di Valois rovescia i Bianchi e conferisce il potere a Corso Donati. Dante lo saprà solo sulla via del ritorno.

27.1.1302     il Podestà Cante Gabrielli da Gubbio bandisce i Bianchi più compromessi da Firenze. Accusa Dante di baratteria, opposizione al papa, concussione e lo fa condannare a due anni di confino, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e a 5000 fiorini piccoli di ammenda. Dante è contumace (forse in rientro da Roma)

10.3.1302     non essendosi presentato, Dante viene condannato al rogo con altri 14 imputati. Inizia l'esilio.

8.6.1302     Dante partecipa alla riunione nella pieve di S.Godenzo in Mugello per preparare i piani per una spedizione contro i Neri di Firenze. Partecipano anche alcuni ghibellini, fra i quale Lapo, figlio di Farinata degli Uberti. L'esito della spedizione fu negativo.

1302     Data presunta della morte di Cimabue. Viveva in via del Cocomero, nella casa che fu poi abitata da Giotto. Fu sepolto in Duomo con la lapide: Credidit ut Cimabos picturae castra tenere sic tenuit vivens nunc tenet astra poli.

1302    muore Arnolfo di Cambio

1302     nasce S. Andrea Corsini

1302     Dante, nominato capitano dell'esercito degli esuli, va a Forli' da Scarpetta degli Ordelaffi per organizzare una spedizione militare, ma anche la seconda battaglia del Mugello ando male.

1303     fino al 1305 Giotto affresca la Cappella degli Scrovegni a Padova

5.1303     fino al Marzo 1304 Dante a Verona ospite di Bartolomeo della Scala

1303     Benedetto XI invia a Firenze il cardinale Niccolo da Prato come paciere fra Bianchi e Neri, ma fallisce.

11.10.1303     muore Bonifacio VIII

1304     crolla il ponte alla Carraia per il sovraccarico di folla che assisteva a uno spettacolo in Arno.

29.7.1304     gli esiliati, Bianchi e Ghibellini, contro il parere di Dante, tentano di rientrare a Firenze ma vengono affrontati e sconfitti a Pulicciano (Lastra alla Loggia)

7.1304     fino all' estate 1306 Dante a Treviso ospite del conte Gherardo da Camino.

1306     Dante a Padova, Venezia e nella Marca Trevigiana. Riferimenti nell' Inferno:

XV, 7: le dighe dei Padovani lungo la Brenta
XXI,7: l' arzan… dé viniziani
XII,4: la ruina presso Rovereto sull'Adige

10.1306     Dante ospite dei conti Malaspina in Lunigiana. Inizia a scrivere l' Inferno (Boccaccio dice che i primi 7 canti li scrisse a Firenze). In un documento presso l'archivio di Sarzana del 6.10.1306 Dante, come procuratore dei Malaspina, conclude in Castelnuovo Magra la pace con il vescovo di Luni.

1307     Dante é in Casentino, ospite di Guido di Battifolle

1307     distruzione del campanile della Badia Fiorentina

1307    v fino agli inizi del 1309 Dante a Lucca, ospite di Gentucca (Purg. XXIV, 37)

1308     Corso Donati viene ucciso a colpi di lancia.

1309     viene edificata la chiesa di S.Barnaba per celebrare la vittoria di Campaldino

1309     Dante forse fa un viaggio a Parigi

1310     fino al 1320 Giotto affresca le cappelle Peruzzi e Bardi in S.Croce (quest'ultima fu imbiancata nel 1700).

1310     Arrigo VII di Lussemburgo si accinge a calare in Italia, per pacificarla.

Dante rientra da Parigi.

6.1.1311     Arrigo VII a Milano viene incoronato Re d'Italia. Dante con altri ghibellini si reca a rendergli omaggio.

1311     a Genova muore di peste Margherita, moglie di Arrigo VII

17.4.1311     Dante scrive una Epistola a Arrigo VII invitandolo ad affrettarsi a discendere in Toscana. Scrive anche ai fiorentini rimproverando di resistere all'imperatore.

9.6.1311     viene collocata sull'altare del duomo di Siena la Maestà di Duccio di Boninsegna.

(Adesso la parte centrale é al Museo. Sul gradino in basso si legge MATER SCA DEI SIS (CA)VSA SENIS REQUIEI / SIC DVCIO VITA (T)E QUIA PINXI(T) ITA. Alcune parti sono disperse in vari musei nel mondo).

1311     Firenze, orfana dei suoi maggiori rappresentanti e timorosa dei disegni dell'imperatore, concede l'amnistia agli esuli.

3.1312     Arrigo VII giunge a Pisa dove Dante va ad omaggiarlo ed incontra Petrarca giovinetto, accompagnato dal padre Petracco. AnzichŠ verso Firenze, Arrigo VII punta direttamente su Roma.

15.6.1312     testamento di Ricuccio del fu Puccio del Mugnaio che lascia olio per il Crocifisso di Giotto in S.Maria Novella

29.6.1312     Arrigo VII incoronato imperatore in Laterano

9.1312     Arrigo VII pone l'assedio a Firenze. Dante non vi partecipa.

1313     Taddeo Gaddi inizia l'apprendistato con Giotto, col quale rimarrà 24 anni.

8.1313     Arrigo VII rinuncia all'assedio di Firenze.

24.8.1313     Arrigo VII muore di malaria a Buonconvento. Dispone che il suo cuore venga posto nell'arca della regina Margherita a Genova.

20.4.1314     muore Clemente V. Dante scrive ai cardinali in conclave esortandoli ad eleggere un papa italiano e a riportare il papato da Avignone a Roma.

1315     Simone Martini dipinge la Maestà per il Palazzo Pubblico a Siena

1315     viene proposto a Dante il rientro a Firenze in cambio di una somma di denaro e del pentimento in Battistero. Dante rifiuta e in una lettera ad un amico scrive: "Non est hec via redeundi ad patriam, pater mi; sed ali per vos ante aut deinde per alios invenitur que fame Dantisque honori non deroget, illam non lentis passibus acceptabo; quod si per nullam talem Florentia introitur, nunquam Florentia introibo."

15.10.1315     Dante è nuovamente condannato a morte e alla confisca dei beni.

1316     Dante è a Verona. Dedica il Paradiso a Cangrande della Scala e decide di chiamare COMMEDIA il poema.

1317     Andrea dell'Orcagna dipinge il polittico nella cappella degli Strozzi in S.Maria Novella

1317     Lippo Memmi dipinge la Maestà nel Palazzo Comunale di S.Gimignano

1317     Simone Martini affresca la cappella di S.Martino nella Basilica inferiore di Assisi.

1317     Simone Martini dipinge S.Ludovico di Tolosa, oggi al museo di Capodimonte a Napoli.

14.10.1317     muore Malatesta da Rimini

1317     e seguenti Giotto dipinge le Storie di S.Francesco nella Cappella Bardi in S.Croce.

1318-1319     muore Duccio di Boninsegna

1318     Dopo 8 anni veronesi, Dante va a Ravenna ospite di Guido Novello da Polenta e termina il Paradiso.

1319     Simone Martini dipinge il Polittico di S.Caterina, ora nel Museo S.Matteo di Pisa

1319     nasce  AMBROGIO LORENZETTI 1319-1348
Figlio e allievo di Pietro. Opere: Allegorie del buono e del cattivo governo nella sala dei Nove nel Palazzo pubblico di Siena. a Firenze: Trittico con sotrie di S.Nicola.Madonna con Bambino e Santi nella chiesa di S.Procolo.
1332 Ambrogio Lorenzetti dipinge la Madonna con Bambino e i Santi Niccolò e Procolo e Quattro storie di S. Niccolò per la chiesa di S.Procolo in Firenze. Ora agli Uffizi. Il dipinto é firmato: AMBROGIUS LAURENTII DE SENIS MCCCXXXII
1342 Ambrogio Lorenzetti dipinge la Presentazione al Tempio per il duomo di Siena (Uffizi)
1342 Ambrogio Lorenzetti dipinge la Maestà, adesso nel Municipio di Massa Marittima.
1347 Ambrogio Lorenzetti risulta ancora iscritto all'arte Medici e Speziali di Firenze.
1348 muore a Siena di peste.

3.1.1320    Dante legge nella chiesa di S.Elena a Verona la sua "Questio de aqua et de terra"

1320    Gaddo di Zanobi Gaddi risulta iscritto all'Arte dei medici. A lui sono attribuiti le 6 storie (3 di Cristo e 3 del Battista) nelle due fasce più basse del penultimo spicchio   figurato del battistero. Gli Operai dell'Opera del Duomo gli commissionarono il mezzo tondo a mosaico con l'Incoronazione della vergine sopra la porta principale del Duomo.

1320    Giotto parte per Napoli

1320    la nuova chiesa di S.Croce é aperta al pubblico.

1320    e seguenti il Maestro di Figline dipinge l'Assunta nella cappella Tosinghi e le vetrate nella cappella Bardi in S.Croce

1320    fino al 1325 Giotto dipinge le Storie di S.Giovanni Battista e S.Giovanni Evangelista nella cappella Peruzzi in S.Croce e le storie di S.Francesco nella cappella Bardi

1321    muore il vescovo di Firenze Antonio dell'Orso e Tino da Camaino gli fa il monumento funebre a sinistra del portale del Duomo.

7.1321    Dante va a Venezia per scongiurare una rappresaglia per attacchi di navi ravennati alla flotta di S.Marco.

1321   Nella notte fra il 13 e il 14 Settembre Dante, sulla via del ritorno, viene colto da febbri malariche nelle paludi di Comacchio e muore.

1322    Giovanni XXII richiama all'ordine i francescani e impone la rinuncia ai beni terreni.

1323    Michele Buonarroti, avo di Michelangelo, viene fatto prigioniero nella battaglia di Altopascio contro Castruccio Castracani. Morirà a Lucca in prigione.

1324    Simone Martini sposa Giovanna, sorella di Lippo Memmi.

5.10.1325    Castruccio Castracani mette Peretola a ferro e fuoco, sperando di far uscire i fiorentini dalle mura.

1327    Bernardo Daddi si immatricola all'Arte Medici e Speziali di Firenze.

1327     Taddeo Gaddi inizia gli affreschi della Cappella Baroncelli in S.Croce. All'ingresso un'iscrizione recita: IN NOMINE DOMINI ANNO MCCCXII DEL MESE DI FEBRAIO SI DIFIGHO ET CHOMINCIO QUESTA CAPPELLA PER BIVIGLIANO ET BARTOLO ET SALVESTRO MANETTI ET PER VANNI ET PIERO BANDINI DI BARONCELLI.

1327    e seguenti ...Giotto dipinge l'Incoronazione della Vergine sull'Altare della Cappella Baroncelli in S.Croce. é firmata in oro OPUS MAGISTRI IOCTI anche se hanno collaborato molto gli aiuti (Taddeo Gaddi e Maso di Banco). Nel '400 il pentittico fu trasformato, con il taglio delle cuspidi e l'incorniciatura, e costretto a vivere in una dimensione non sua. Il recente restauro ne ha riscoperto i colori originali. Se si tracciano linee ideali, seguendo la direzione degli sguardi, sui può costruire un reticolo geometrico, simmetrico dei 4 pannelli laterali, che riconduce a punti focali in ordine di importanza: S.Francesco, S.Pietro, S.Paolo, S.Ludovico di Tolosa e via via tutti gli altri in ordine di importanza. Le figure sono 126. Tranne i quattro suonatori intenti agli strumenti, tutti meno uno guardano verso il centro. Il primo della penultima schiera, nello scomparto di sinistra, guarda verso l'esterno. Ha l'aureola, quindi é un santo, ma ha uno strano copricapo che lo diversifica dagli altri. Chi é?

1328    Gaetano di Balduccio realizza il sepolcro Baroncelli, nella cappella omonima in S.Croce.

1328    Giotto inizia a lavorare a Napoli per Roberto d'Angio. Affrescò la chiesa di S.Chiara, poi imbiancata. Frammenti degli affreschi (Lamento sul Cristo morto) furono riscoperti nel 1945

1329    nasce ANDREA DELL'ORCAGNA (Firenze, 1329 - 1389) . figlio dello scultore Cione
ANDREA CIONI (Orcagna é corruzione di Arcagnolus). Pittore, scultore e architetto. Allievo del fratello Nardo (Bernardo). Studiò scultura con Andrea Pisano e pittura con Bernardo e Agnolo Gaddi
1317 Polittico nella Cappella degli Strozzi in S.Maria Novella
1343 iscritto alla gilda dei pittori
1352 iscritto alla gilda degli scultori
1355 fino al 1359 Orcagna realizza l'altare alla Madonna di Orsanmichele, la cui costruzione fu deliberata dopo la peste del 1348.
1357 Affrescò col fratello Nardo il Paradiso e l'Inferno di Dante nella cappella Strozzi in S.Maria Novella
fino al 1361 a Orvieto
1367 Trittico cuspidato con predella con storie di S.Matteo (Uffizi)
Madonna e Santi alla Galleria dell'Accademia
1368 l' Orcagna inizia il Cenacolo e la Crocifissione nel Refettorio di S.Spirito.
1376-1382 Loggia dei Lanzi. Trionfo della Morte e Giudizio Universale nel Camposanto di Pisa. Trionfo della Morte e Giudizio Universale in S.Croce a Firenze. Refettorio di S.Spirito.
1389 muore

22.1.1330    Andrea Pisano comincia a lavorare alla porta del Battistero, per conto dell'Arte dei Mercatanti. Giotto, prima di morire, aveva già fatto un bellissimo disegno.

2.4.1330    Andrea Pisano ha già terminato il modello in cera della porta del Battistero. La scritta dice " Andreas Ugolini Nini de Pisis Me Fecit A(nno) Domini M CCC XXX".

1330    Iacopo da Casentino dipinge il tabernacolo della Madonna per il palazzo dell'Arte della Lana a Firenze (Uffizi) Un frate lo mise ad imparare da Taddeo Gaddi, quando questi dipingeva la cappella delle stimmate al Sasso della Verna. Il tabernacolo del Palagio dell'Arte della Lana reca la scritta JACOBVS DE CASENTINO ME FECIT.

1330    Simone Martini dipinge Guidoriccio da Fogliano nel Palazzo pubblico di Siena

1330    Bernardo Daddi affresca la cappella Pulci in S.Croce.

1330    ricostruzione del campanile della Badia Fiorentina

1332    Ambrogio Lorenzetti dipinge la Madonna con Bambino e i Santi Niccolò e Procolo e Quattro storie di S. Niccolò per la chiesa di S.Procolo in Firenze. Ora agli Uffizi. Il dipinto é firmato: AMBROGIUS LAURENTII DE SENIS MCCCXXXII

1332    Giotto inizia ad affrescare la cappella della Maddalena nel Bargello con il Giudizio Universale. In basso a destra ritratto di Dante.

1333    il Comune di Firenze invia Giotto a Milano, da Azzone Visconti

24.3.1333    Andrea Pisano termina il primo battente della porta del Battistero. Entro la fine del 1333 fu dorato anche il secondo battente. I lavori di rinettatura durarono fino al 1336.

1333    Simone Martini dipinge l'Annunciazione tra i Santi Ansano e Giuditta, ora agli Uffizi. Firmata e datata SIMON MARTINI ET LIPPUS MEMMI DE SENIS ME PINXERUNT ANNO MCCCXXXIII.

4.11.1333    la piena distrugge il ponte alla Carraia, quello a S.Trinita e il Ponte Vecchio, primi irreparabili danni all'archivio di S.Croce. La chiesa di S. Maria a Peretola risulta interrata di 1 metro. Cade anche la colonna romana posta a fianco del Battistero, ove era l'olmo del miracolo di S.Zanobi. Non subisce gravi danni e viene rialzata.

1335    viene ricostruito il ponte alla Carraia a 5 arcate.

1335    un documento riporta come la chiesa di S.Maria a Peretola, grazie a numerose donazioni, sia divenuta ricchissima e ristrutturata.

1336    Simone Martini parte per Avignone, dove rimarrà fino alla morte (1344) e dipingerà la lunetta ed il timpano del portale di Notre-Dame di Avignone, oggi nel Palazzo dei Papi. Dipinse anche un S.Giorgio (di cui rimane una copia seicentesca) su commissione del cardinale Stefaneschi, committente anche di Giotto. Dipinse anche la miniatura del frontespizio del Virgilio per il Petrarca, ora alla Biblioteca Ambrosiana di Milano.

20.6.1336    viene inaugurata la porta di Andrea Pisano, che fu collocata verso il Duomo. Nel 1424 verrà spostata verso il Bigallo, per fare posto alla porta del Ghiberti, che verrà a sua volta sostituita dalle porte del Paradiso nel 1452. Rappresenta le storie della vita di San Giovanni Battista. I disegni preparatori furono fatti da Giotto.

8.1.1337    Giotto muore

1337    Andrea Pisano sostituisce Giotto come capomastro all'Opera del Duomo fino al 1340. Sono sue e di suo figlio Nino le formelle esagonali del campanile di Giotto, salvo quelle lato Duomo, che sono di Luca della Robbia. Fece anche i rilievi delle losanghe del secondo piano del campanile che raffigurano i 7 Pianeti, le 7 Virtù e le 7 Arti Liberali e i 7 Sacramenti, meno 1 fatto da Maso di Banco.

1337    Petruccio di Betto, senese, realizza il cancello in ferro battuto intorno all'altare di S.Miniato.

1340    Pietro Lorenzetti dipinge la Madonna in gloria (Uffizi)

1340    Maso di Banco affresca la cappella dei Bardi di Vernio in S.Croce.

1340    grande crisi in tutta Europa

1342    Simone Martini, ad Avignone, dipinge la tavoletta con la Sacra Famiglia, ora alla Walker Art Gallery di Liverpool.

1342    Ambrogio Lorenzetti dipinge la Maestà, adesso nel Municipio di Massa Marittima.

1342    Ambrogio Lorenzetti dipinge la Presentazione al Tempio per il duomo di Siena (Uffizi)

1342    iniziano i fallimenti dei mercanti fiorentini

1342    arriva il Duca d'Atene inviato di Roberto d'Angio il popolo che non aveva diritti civili (i salariati), organizza la prima lotta.

1342    cacciato il Duca di Atene Fu cacciato dal popolo grasso. Furono riconfermati gli Ordini di Giustizia e istituito il Monte dei Debiti. Entrarono nei confini fiorentini Prato, Pistoia, San Miniato. Fu fatta la pace con Pisa.

1343    muore Frà Bene di Buonarroto, domenicano di S.Maria Novella. Non fu uomo di lettere ma fu definito homus mechanicus perché si dilettava di lavori meccanici.

1343    Orcagna si iscrive alla gilda dei pittori

1343    i quartieri cambiano nome. Si ritorna alla divisione in quartieri:

est Porta S.Piero S.Croce
nord Porta del Vescovo o ad Aquilonem S.Giovanni
ovest Porta S.Pancrazio S. Maria Novella
sud Porta S. Spirito S. Spirito

30.6.1344    Simone Martini, ad Avignone, fa testamento. Morirà dopo pochi giorni.

1345    Neri di Fioravanti (Taddeo Gaddi secondo Vasari) ricostruisce ponte Vecchio.

1346    Nasce ad Arezzo SPINELLO ARETINO da Luca Spinelli.
(notizie dal 1373 - m.1411) Figlio di Luca Spinelli. Allievo di Iacopo da Casentino
16.9.1375 viene commissionata a Spinello Aretino la decorazione della Cappella di S.Francesco nella Pieve di Arezzo. Adesso rimane solo un pilastro affrescato.
1377 affresco della chiesa di S.Agostino, adesso nel Museo Diocesano di Arezzo
1384 é a Lucca dove dipinge una tgavola per il monastero di San Panziano, ora divisa fra l' Ermitage di Leningrado e il Fogg Art Museom di Cambridge (Mass.)
1385 tavola di Monteoliveto. Madonna in Trono, Bambino e Santi nella 3. cappella dx in S.Trinita
Crocifissione, nel piano II del palazzo Davanzati
1387 Storie di S.Benedetto nella Sacrestia di S.Miniato
1389 Trittico con storie di S.Caterina in S.Caterina all'Antella
1390 Affreschi con Storie dei Santi Efisio e Potito nel Camposanto di Pisa
1391 Trittico dell'Accademia di Firenze
1399 Polittico di S.Felicita a Firenze (adesso all'Accademia)
1400 circa Spinello Aretino affresca le pareti di S.Barnaba
1407 affreschi nella sala di Balia nel Palazzo Pubblico di Siena
1411 Marzo muore e viene sepolto ad Arezzo
1771 incendio nella Chiesa del Carmine. Distrutti gli affreschi nella cappella di S.Giovanni Battista di Spinello Aretino, originariamente attribuiti a Giotto

1346    Taddeo Gaddi ricostruisce ponte a S.Trinita a 5 arcate.

1346    Giovanni da Milano si iscrive fra i forestieri dell'Arte Medici e Speziali.

1347    Ambrogio Lorenzetti risulta ancora iscritto all'arte Medici e Speziali di Firenze.

1347    Andrea Pisano capomastro all'Opera del Duomo di Orvieto

1347    falliscono le Compagnie dei Bardi e dei Peruzzi

1347    la peste porta la carestia

1348    Ambrogio Lorenzetti muore a Siena di peste.

7.1348    muore Andrea Pisano.

1348    muore BERNARDO DADDI (1290-1348 (Peste) - Allievo di Giotto.
1347 Madonna delle Grazie (tavola che sostitui' l'affresco distrutto dall'incendio nel Tabernacolo dell'Orcagna in Orsanmichele).
Madonna e Santi (Museo dell'opera del duomo) / Crocifisso e Madonna con santi (Museo Horne) / Crocifissione (Galleria dell'Accademia) / Cappella Pulci e Baraldi affrescata da Bernardo Daddi nel 1330, dopo che nel 1322 Giovanni XXII aveva raccomandato la rinuncia ai beni terreni. I Pulci vengono infatti rappresentati come grandi elemosinieri.. Sulla parete sinistra il Giudizio e Martirio di Santo Stefano e sulla parete destra il Martirio di S.Lorenzo comprendono episodi di distribuzione di elemosine.
Bernardo Daddi, fra gli allievi, e' il meno giottesco, rifacendosi ai canoni gotici: le figure sono allungate, gli edifici non abitabili, i gesti scattanti e improvvisi. Mentre in Giotto l'elemento centrale dell'affresco e' l'uomo, in Daddi e' la storia che viene rappresentata. La storia di S.Stefano ripercorre il racconto degli Atti degli Apostoli, che riportano: "Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, con lo sguardo fisso al cielo, vide la gloria di Dio e Gesu' in piedi alla destra del Padre. E disse: <Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio>. Ma quelli, mandando alte grida, si turarono le orecchie, e tutti insieme si precipitarono contro di lui, lo trascinarono fuori della citta' e lo lapidarono. E i testimoni deposero le loro vesti ai piedi di un giovanotto, chiamato Saulo. E lapidarono Stefano che pregava e diceva: 'Signore Gesu' ricevi il mio spirito'. Poi, piegate le ginocchia, grido' al alta voce: 'Signore, non imputar loro questo peccato". E cio' detto, spiro'. E Saulo approvava la morte di Stefano."
Il Martirio di S.Lorenzo si rifa' a un racconto leggendario noto come "Passio Polychronii". E' l'unico affresco di Bernardo Daddi, di cui non si poteva apprezzare la tendenza all'arte emotiva, essendoci note solo le sue aristocratiche Madonne su tavola.1327 Bernardo Daddi si immatricola all'Arte Medici e Speziali di Firenze. 1330 Bernardo Daddi affresca la cappella Pulci in S.Croce.
1348  Bernardo Daddi muore di peste

1348    Andrea di Cione dell'Orcagna affresca il Trionfo della Morte, il Giudizio Universale e l'Inferno sulla parete di destra di S.Croce. Adesso nel Museo di S.Croce. Rinvenuto frammentariamente nel 1911 e nel 1942 dietro il 4. e 5. altare. Restaurato nel 1957 e nel 1967.  Esprimono i sentimenti di dolore e morte portati dalla peste. Il gruppo di storpi invoca la morte con queste parole, ripetute anche nel Trionfo della Morte del Camposanto di Pisa:
Da che prosperitade ci ha lasciati
ho morte medicina d'ogni pena
dé vienci a dare ormai l'ultima cena.

Il cartiglio sopra dice:
Schermo di savere di richeza
di nobiltà ancor di prodezza
val niente à colpi di costei
ed ancor non si truova contro allei
o lectore niuno argomento
or non avere l'intellecto spento
di stare sempre si apparecchiato
che non ti giunga in mortale peccato.

1349    Benci di Cione (lombardo o ticinese) e Neri di Fioravante costruiscono la chiesa di S.Carlo dei Lombardi.

1350    Jacopo Talenti inzia la facciata di S.Maria Novella, per un legato di Messer Turino Baldesi. Non la termina.

1350    nasce AGNOLO di TADDEO GADDI ( Figlio di Taddeo Gaddi. (1350 - 1396)
1385 Agnolo Gaddi affresca la Cappella Maggiore di S.Croce con La Leggenda della Croce, seguendo la duecentesca Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine. Su commissione della famiglia Alberti. Vasari apprezzò il colorito, ma dice che il disegno fu trascurato. In realtà non tutto il dipinto é di mano di Agnolo, che, d'altra parte, rompeva con i canoni giotteschi per trovare forme nuove di espressione. Di mano di Agnolo sono gli affreschi più in basso, ossia quelli meglio osservabili. Seth, inviato dal padre morente alla porta del Paradiso per chiedere l'olio dell'albero di misericordia, riceve invece dall'arcangelo Michele un ramo di quell'albero. Al ritorno, Seth trova Adamo già morto e pianta il ramo sul corpo del padre. Da notare il paesaggio illuminato da una luce non direzionata, ma suggestivamente vagante. Il virgulto piantato da Seth sul corpo di Adamo é cresciuto in un albero robusto. Il legno di questo albero é venuto in possesso di Salomone, che ne vuole fare una trave per il suo tempio: Ma il legno si rifiuta miracolosamente a tale uso e viene allora utilizzato come ponticello per un fiume vicino. Nell'affresco vediamo la regina di Saba che, recandosi in visita da Salomone, davanti al ponte ha il presentimento del sacro destino di quel legno, si inginocchia e lo adora. Salomone, informato del fatto, fa sotterrare il legno. Probabilmente questo affresco é stato realizzato da un allievo, su sinopia del maestro.
La composizione seguente raffigura l'estrazione del legno dalla piscina miracolosa che si era formata attorno e la costruzione della croce con il legno stesso. Il dipinto é tutto di bottega ed anche la composizione é trascurata, forse per l'eccessivo impegno narrativo. Per comodità di descrizione, si é fatto ricorso alla prospettiva inversa, con le figure in primo piano più piccole di quelle retrostanti. Di mano di Agnolo é l'invenzione e la prova della Croce. Per merito di Sant'Elena imperatrice la croce, che dopo la crocifissione di Gesù era stata seppellita, viene ritrovata e la sua autenticità viene documentata dal miracolo della resurrezione di una donna defunta. Bello il paesaggio sullo sfondo con le figurine ben delineate (il boscaiolo che torna a casa, il frate che pesca dal ponte, il frate che attinge l'acqua al pozzo). Sulla parete opposta Sant'Elena porta la Croce a Gerusalemme accompagnata da largo seguito e accolta da una folla di fedeli genuflessi. Forse di mano di Agnolo sono solo le tre figure in primo piano a destra. Sotto: la fuga di Cosroe, il re dei persiani che, invasa Gerusalemme, ne aveva asportato la Croce e si era fatto adorare dal suo popolo. Molto di effetto e animato, é sicuramente di mano di Agnolo. La composizione che segue unisce tre episodi: Cosroe adorato dai cortigiani, il Sogno di Eraclio (che riceve l'ordine di recuperare la Croce) e la Battaglia di Eraclio e Cosroe. Sicuramente di mano si Agnolo. L'ultimo affresco raffigura la Decapitazione di Cosroe e il Trionfo di Eraclio, che, smontato da cavallo per ordine dell'angelo, riporta la Croce a Gerusalemme vestito da pellegrino e a piedi scalzi. Vasari copiò la testa di uno degli assitenti al supplizio di Cosroe per ornare il titolo della Vita di Agnolo Gaddi.

1385 Agnolo Gaddi affresca la cappella Castellani in S.Croce con l'aiuto della bottega e, forse, dello Starnina Il lavoro probabilmente prese inizio dalla campata dell'altare, dove sulla parete destra vi é il Battesimo di Cristo. Sotto, in gran parte rovinata, i Discepoli di S.Giovanni che seguono Gesù. Il Battesimo é dipinto con grande luminosità di colori.

La lunetta con S.Giovanni a Patmos ricalca la lunetta di pari soggetto dipinta da Giotto nella cappella Peruzzi.
Il Battesimo di Cristo. Il miracolo delle verghe e delle pietre. Lunetta con l'annuncio a Zaccaria.  Nel pilastro interno di destra Santi francescani e il martirio di una santa, S.Lorenzo e S.Stefano. Sulla parete destra della prima campata le tre storie di S.Nicola di Bari. Lunetta dell' Elemosina di S.Antonio sulla parete sinistra della campata dell'altare. Parete sinistra della seconda campata: in alto Tentazione di S.Antonio, forse dello Starnina.Sulla parete di fondo a sinistra dell'altare Storie di S.Antonio.
I dipinti di mano di Agnolo sono riconoscibili perché i paesaggi sono più soffusi ed attenuati.

1392 Agnolo Gaddi affresca la Cappella del Sacro Cingolo nel Duomo di Prato

15.10.1396 muore Agnolo Gaddi. Nel registro dei Morti di Firenze, tenuto dagli Ufficiali della Grascia sio legge: "1396, die XV mensis ottobr. Angelus Taddey taddi (non Gaddi) pictor de populo Sancti Petri magioris Quarterio Santi Johannis, seppultus in ecclesia Sante Crucis. Retulit Dopninus Fortiori becchamortus: banditus fuit".

1352    Orcagna si iscrive alla gilda degli scultori.

1352    Roberto d'Oderisio, seguace napoletano di Giotto, affresca l'Incoronata

1355    nasce GHERARDO STARNINA (1355c-1413c)
Gherardo di Jacopo Starna. Allievo di Antonio Veneziano. Resurrezione di Lazzaro, museo di S.Croce.
1385 forse di sua mano, nella cappella Castellani in S.Croce, le storie di S.Antoino Abate nella parte sinistra della seconda campata.
1387 Gherardo Starnina si iscrive alla Compagnia di S. Luca di Firenze. Fu allievo di Antonio Veneziano.
1398 fino al 1401 Gherardo Starnina è operante in Spagna, fra Valencia e Toledo.
1410 Gherardo Starnina affresca una cappella in S.Stefano di Empoli (adesso nella Collegiata).
1413 muore

1355    Andrea Bonaiuti dipinge il Trionfo di S.Tommaso e la Chiesa militante nel Cappellone delgi Spagnoli in S.Maria Novella

1355    Taddeo Gaddi dipinge la Madonna in gloria (Uffizi)

1355    fino al 1359 Orcagna realizza altare e tabernacolo per Orsanmichele

1357    Francesco Talenti riprende la costruzione di S.Maria del Fiore, interrotta dalla morte di Arnolfo (1302).

1357    anno indicato negli affreschi raffiguranti il Paradiso e l'Inferno dell' Orcagna nella cappella Strozzi in S.Maria Novella. Vi é il corpo incorrotto del Beato Alessio Strozzi, morto nel 1383.

1358    fino al 1361 Orcagna a Orvieto

1362    nasce a Siena TADDEO DI BARTOLO.
Lavorò molto a Siena, Padova e Genova, dove conobbe Altighiero
1395 trittico (Museo di Grenoble)
1401 Polittico nel Duomo di Montepulciano.
1414 affreschi nella cappella del Palazzo Pubblico di Siena. Vi si legge: TADDEVS BARTOLI DESENIS PINXIT ISTAM CAPPELLAM MCCCCVII CUM FIGURA SANTI CHRISTOPHORI ET CVM ISTIS ALIIS FIGURIS 1414.

1360    Jacopo Talenti termina S.Maria Novella, il campanile, la sacrestia e la parte bassa della facciata.

1363    GIOVANNI DA MILANO  affresca la cappella Rinuccini nella Sagrestia di S.Croce, aiutato da un allievo di Taddeo Gaddi o dell'Orcagna (forse Matteo di Pacino).

La cappella, originariamente, era dei Guidalotti, costruita per disposizione testamentaria del 1350 di Lapo di Lizio Guidalotti, che lasciò ai Capitani di Orsanmichele il compito di incassare i crediti e di finanziare la cappella, oltre al pagamento di fiorini 12 annui ai frati di S.Croce. I Capitani di orsanmichele ebbero difficoltà nell'incassare i crediti. Inoltre, dal 1350 al 1360, dovevano finanziare la costruzione del tabernacolo di Orsanmichele. Nel 1365, a causa dei mancati pagamenti, Giovanni da Milano abbandona il lavoro. Una scritta, del 1371, sul cancello, ne indica la successiva assegnazione ai Rinuccini.

Giovanni da Milano fu accettato dai fiorentini, avendo imparato la lezione di Giotto, ma apportò una nuova luminosità e trasparenza dei colori, nonché un sapiente uso del chiaroscuro. Molto ammirato il suo verde mela. In molte suppellettili sulle tavole brillava l'argento, oggi ossidato. Sul centro della volta un insolito Gesù, dipinto su di un disco ligneo come un sole, illumina tutta la cappella. Nelle vele della volta busti di Profeti, con rotoli didascalici. Nella lunetta di sinistra la Cacciata di Gioacchino sotto: Storie della Vergine: Le scene si caratterizzano per una inconsueta cura per l'illustrazione degli interni, anticipatrice dei pittori fiamminghi del '400. Sono incorniciate in un motivo geometrico stellato. In basso rimane lo spazio per la didascalia. La loro mancanza fa ritenere che qui si sia interrotto il lavoro di Giovanni da Milano. Nella lunetta di destra la Cena in casa Levi. Sotto: Storie di Maddalena.

30.11.1365    Andrea di Bonaiuto da Firenze affresca il Cappellone degli Spagnoli

Il soggetto é tratto in massima parte dallo Specchio della Vera Penitenza, un'opera pia del pittore Passavanti, amico del committente, Buonamico di Lapo Guidalotti. Parete sinistra: Trionfo di S.Tommaso d'Aquino. Parete destra: la Strada per la salvezza con la cupola senza tamburo. Parete dell'altare: la Strada per il Calvario, la Crocifissione e la Discesa al Limbo. Nella volta: la Navicella, la Resurrezione, la Pentecoste e l'Ascensione. Sulla parete d'ingresso: Scene della Vita di S.Pietro Martire. In un primo momento l'opera era stata attribuita a Simone Martini, a Taddeo Gaddi e aiuti. Il contratto di commissione ad Andrea Bonaiuti fu ritrovato e pubblicato nel 1916 da I. Taurisano.

1365    si tiene in S.Croce il Capitolo Generale dell'Ordine.

1366    Giovanni da Milano diventa cittadino fiorentino. A lui Taddeo Gaddi aveva affidato i figli Agnolo e Giovanni. Giovanni da Milano verrà da loro aiutato nel dipingere la Pietà, ora all'Accademia di Firenze.

1366    Muore Taddeo Gaddi

1366    Andrea di Bonaiuto fa parte del comitato consultivo per la costruzione del Duomo di Firenze

1368     muore Andrea dell'Orcagna

1368    l' Orcagna inizia il Cenacolo e la Crocifissione nel Refettorio di S.Spirito.

1368    nasce Piccarda Bueri, futura moglie di Giovanni di Bicci dei Medici

1368    nasce Giovanni di Bicci capostipite dei Medici. Sposerà Piccarda Bueri. Padre di Cosimo il Vecchio

1370    nasce GENTILE DA FABRIANO Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio. 1370c-1427)
Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio. La sua formazione artistica avvenne probabilmente a Orvieto.é il più alto rappresentante del gotico internazionale, lussuoso ed elegante, ma superficiale.
1409 a Venezia
1414 fino al 1419 a Brescia
1422 fino al 1425 a Firenze
5.1423 Adorazione dei Magi per S.Trinita, oggi agli Uffizi. Reca la scritta Opvs Gentili de Fabriano MCCCCXXIII Mensis Maij.
1425 a Siena e Roma
1427 Affreschi in S.Giovanni in Laterano, lasciati incompiuti a causa della morte e molto danneggiati dall'umidità. Terminati dal Pisanello, sono andati distrutti.
1427 muore a Roma

1370    prima notizia di Lorenzo di Bicci.  Padre del più celebre Bicci di Lorenzo. Sua opera certa sono i tre compassi con Evangelisti nella Sagrestia dei Canonici in Duomo.

1370    nasce LORENZO MONACO, (1370c-1423) forse a Siena, anche se fu di formazione fiorentina.
Lorenzo Monaco o Lorenzo degli Angeli: al secolo Piero di Giovanni. Si fece monaco camaldolese, ma il suo fisico mal sopportava i digiuni. Ricevette dispensa papale e, per riconoscenza, fece un messale, tuttora nella cappella papale del Vaticano.
1390 entra nel convento camaldolese di S.Maria degli Angeli a Firenze.
10.12.1391 fece la professione di fede presso i camaldolesi. é contro il dipingere gotico cortese. Elimina decorazioni, fiori, animali e scarnifica i fondi.
Crocifisso (museo degli Innocenti) - Crocifisso (chiesa di S.Giuseppe) - Madonna e Santi (museo Horne) - Crocifisso con Maria e S.Giovanni (S.Giovannino dei Cavalieri)
1404 Lorenzo Monaco dipinge la Madonna dell'Umiltà, adesso nella villa i Tatti ed il trittico nel museo della Collegiata di Empoli.
1410 Lorenzo Monaco dipinge il Trittico, adesso in palazzo Davanzati. Crocifissione (Museo Bandini, Fiesole)
1413 Lorenzo Monaco dipinge il Trittico con l'Incoronazione della Vergine, ora agli Uffizi. Reca l'iscrizione: HEC TABVLA FACTA EST PRO ANIMA ZENOBII CECCHI FRASCHE ET SVORVM IN RECOMPENSATIONEM VNIVS ALTERIVS TABVLE IN HOC TEMPLO POSITA EST PER OPERAM LAVRENTII IOHANNIS ET SVORVM MONACI HVIVS ORDINIS QVI EAM DEPI XIT ANNO DOMINI MCCCXIII MENSE FEBRVARII TEMPORE DOMINI MATHEI PRIORIS HVIVS
MONASTERII. In realtà era il 1413.
1420 Storie di Maria e Santi, affresco, e tavola tricuspidata con Annunciazione e predella nella 4a cappella dx in S.Trinita. Corali miniati nella biblioteca Laurenziana.
1423 Lorenzo Monaco dipinge l'Adorazione dei Magi per la Cappella Strozzi in S.Maria Novella.
1423 muore

1373    nasce   BICCI DI LORENZO (1373-1452)
Molte sue opere sono scomparse. Frammenti di affreschi del Duomo nel Museo dell'Opera (teste di santi).
1418 viene ristrutturata la chiesa di S.Egidio, su progetto di Bicci di Lorenzo.
1447 Cappella di Francesco Bacci Vecchio in S.Francesco ad Arezzo.

1373    muore S. Andrea Corsini e viene sepolto nella chiesa del Carmine

1374    nasce a Siena JACOPO  DELLA   QUERCE (1374-1438)
Partecipò alla gara per la porta del battistero, ma non ci é rimasta la sua prova.
1406 Jacopo della Quercia esegue la tomba di Ilaria del Carretto in S.Martino (Duomo) di Lucca.
22.1.1409 viene affidato a Jacopo della Quercia il completamento della Fonte Gaia di Siena. Era stata iniziata nel 1334 a Giacomo di Vanni e proseguita nel 1340 da Lando di Pietro. Cominciò a funzionare il 3.1.1343. Jacopo scolpi' le Virtù teologali e storie dell' antico testamento.
1414 viene commissionato a Nanni di Banco il rilievo con l'Assunta per la porta della Mandorla del Duomo, adesso nel museo dell'opera del duomo. Vi lavorò anche Jacopo della Querce. L'assunta si presenta molto ben modellata, con un S.Tommaso che prende la cintola e dall'altra parte, un orso che sale su di un pero.
1423 I Consoli di Siena affidano a Donatello il bassorilievo del banchetto di Erode per il fonte battisimale, a causa dell'inadempienza di Jacopo della Quercia.
26.3.1425 viene commissionata a Jacopo della Quercia la porta di S.Petronio a Bologna.
1435 Jacopo della Querce, in considerazione della realizzazione di Fonte Gaia, viene fatto cavaliere dai senesi e divenne operaio pubblico del duomo.
20.10.1438 muore Jacopo della Querce e viene sepolto nel duomo di Siena.

1374    Domenico Veneziano si iscrive all' Arte Medici e Speziali di Firenze. Fu maestro di Gherardo Starnina.

16.9.1375    viene commissionata a Spinello Aretino la decorazione della Cappella di S.Francesco nella Pieve di Arezzo. Adesso rimane solo un pilastro affrescato.

Continua...

TORNA PAGINA LEGENDA

Ritorno a Cronologia di Città e Personaggi

Ritorno a Cronologia