
Quando guadagano i cardinali (www.cronologia.it)
Quanto guadagnano realmente i cardinali e qual è la loro posizione economica rispetto ad altri lavoratori laici e religiosi del Vaticano.
La recente scomparsa di Papa Francesco, ha riacceso il dibattito sul funzionamento interno del Vaticano e sul sistema economico che regola le finanze della Santa Sede. Con l’imminente conclave che porterà all’elezione di un nuovo Papa, molti si interrogano non solo su questioni spirituali, ma anche su aspetti pratici, come il tema degli stipendi dei cardinali. La questione dei salari nel Vaticano solleva interrogativi su come vengono distribuite le risorse economiche all’interno di un’istituzione così influente.
Papa Francesco, durante diverse interviste, aveva chiarito di non percepire uno stipendio, ma di disporre di fondi gestiti dalla Santa Sede per le sue necessità personali. Questo modello, tuttavia, non è condiviso da tutti i membri della Curia. Ma quanto guadagnano realmente i cardinali e qual è la loro posizione economica rispetto ad altri lavoratori laici e religiosi del Vaticano?
Questo è lo stipendio mensile di un cardinale in Vaticano
Il Vaticano, pur essendo un piccolo stato, ha un sistema economico complesso e variegato. Le entrate provengono principalmente da donazioni private, dal famoso Oboletto di San Pietro, che funge da fondo caritatevole, dal turismo religioso che attrae milioni di pellegrini ogni anno e dalla vendita di francobolli e monete commemorative. Inoltre, il Vaticano gestisce investimenti finanziari che contribuiscono ulteriormente alle sue finanze.
Tuttavia, è importante notare che il sistema economico della Santa Sede è spesso criticato per la sua mancanza di trasparenza. Dettagli sulle assegnazioni economiche, sugli stipendi e sulla gestione delle risorse non sono sempre resi pubblici, alimentando speculazioni e curiosità sul modo in cui vengono distribuiti i fondi. Negli ultimi anni, la situazione è stata ulteriormente complicata dalla crisi economica provocata dalla pandemia di COVID-19, che ha costretto i vertici vaticani a rivedere le proprie politiche finanziarie.

I cardinali, che occupano una posizione di grande prestigio nella gerarchia ecclesiastica, percepiscono un assegno mensile che oscilla tra i 4.000 e i 5.000 euro. Questo stipendio è considerevole, specialmente se paragonato a quello di altri lavoratori nel Vaticano. Oltre a questo, i cardinali godono di numerosi vantaggi economici che alleviano il loro carico finanziario. Ad esempio, hanno accesso a residenze all’interno del Vaticano a costi molto ridotti, che rappresentano un notevole risparmio in una città come Roma, nota per i suoi affitti elevati.
In aggiunta agli alloggi a prezzi vantaggiosi, i cardinali beneficiano di negozi e servizi con tariffe inferiori a quelle del mercato, il che rappresenta un ulteriore vantaggio economico. La loro assistenza sanitaria è completamente gratuita, un aspetto che contribuisce a rendere la loro posizione ancora più favorevole rispetto a quella di molti cittadini romani e italiani.
Dall’altra parte, i dipendenti laici del Vaticano, che svolgono ruoli amministrativi, di sicurezza o logistici, percepiscono stipendi che variano in base alla loro posizione e responsabilità. Questi salari si aggirano tra i 1.300 e i 3.000 euro al mese, in linea con le retribuzioni di molti lavoratori italiani, ma inferiori rispetto a quelle dei cardinali. Anche i sacerdoti e i vescovi, figure rilevanti all’interno della gerarchia ecclesiastica, hanno stipendi che oscillano tra i 1.500 e i 2.500 euro mensili, un aspetto che riflette la differenza di status all’interno della struttura vaticana.