SCHEDE BIOGRAFICHE
PERSONAGGI
PAUL CEZANNE


Il pittore nacque ad Aix en Provence nel 1839, da una famiglia agiata. Intraprese gli studi di diritto, ma li abbandonò per seguire la vocazione artistica. Seguì prima i corsi all'Ecole de Dessin di Aix e poi studiò a Parigi, all'Académie Suisse.

Fu rifiutato dalla Ecole des Beaux-Arts e, per alcuni anni, visse tra Aix e Parigi, dove strinse amicizia con altri illustri pittori e artisti che corrispondono ai nomi di Pissarro, Bazille, Renoir, Sisley e Monet. Dapprima non mostrò interesse per il rinnovamento pittorico degli impressionisti e dipinse fino al 1873 opere legate ancora alla tradizione romantica, come "Il dolore" e "L'asino e i ladri". Molte di queste opere si distinguono per i toni cupi, per i pesanti impasti di colore come "Il negro Scipione".

Durante la guerra franco-prussiana del 1870 si trasferì con Hortense Fiquet, sua modella e poi moglie, all'Estaque, in Provenza. Nel 1873 dipinse "La casa dell'impiccato a Auvers", opera che segnò l'inizio della fase impressionista del pittore. L'insuccesso alle mostre del gruppo degli impressionisti segnò il definitivo distacco di Cézanne dal gruppo e la sua vita, in seguito, fu caratterizzata da numerosi spostamenti attraverso la Francia, dai quali trasse spunto per i numerosi paesaggi dipinti in questo periodo.

Dal 1883 si ritirò in Provenza, concentrandosi sulla ricerca di una tecnica che prendesse le distanze da quella impressionista per esaltare, attraverso il colore, le volumetrie della forma. In questi anni rielaborò con insistenza gli stessi temi: visioni dell'Estaque, la montagna Sainte-Victoire, le molte nature morte, i ritratti della moglie "Madame Cézanne nella poltrona gialla", motivi di vita quotidiana, le composizioni di bagnanti.

Solo negli anni Novanta e agli inizi del Novecento, però, la critica riconobbe il valore della sua opera: la mostra personale del 1895 fu il primo vero trionfo per l'artista, e un successo fu pure l'esposizione al Salon d'Automne del 1904. Dal 1900, ammalato di diabete, rimase quasi sempre ad Aix-en-Provence. Negli ultimi anni di vita lavora a Le grandi bagnanti (1898-1905), sintesi degli studi che aveva accumulato nei dieci anni precedenti.

Aforismi di Paul Cezanne

«L'approvazione degli altri è uno stimolante, del quale talvolta è bene diffidare.»

«Il disegno ed il colore non sono affatto distinti. Man mano che si dipinge, si disegna. Più il colore diventa armonioso, più il disegno si fa preciso.»

«Voglio dipingere la verginità del mondo!»

«Ho una sensazione lieve, ma non riesco ad esprimerla. Sono come uno incapace di usare la moneta d'oro in suo possesso.»

«L'artista deve temere lo spirito da letterato che porta così spesso il pittore ad allontanarsi dalla sua vera strada: lo studio concreto della natura.»

«Di Cezanne c'è n'è uno ogni due secoli!»

«Procedo molto lentamente, perché la natura è per me estremamente complessa, e i progressi da fare sono infiniti. Non basta vedere bene il proprio modello, bisogna anche sentirlo con esattezza, e poi esprimersi con forza e chiarezza.»

«Ho voluto legare le linee fuggenti della natura.»

«La luce è una cosa che non può essere riprodotta ma deve essere rappresentata attraverso un'altra cosa, attraverso il colore. Sono stato contento di me, quando ho scoperto questo.»

 

ultimo aggiornamento: 07/01/2003

Da "Biografie" del portale Leonardo
http://biografie.leonardo.it/home.htm


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