SCHEDE BIOGRAFICHE
PERSONAGGI
BEGIN MENACHEM


Menachem Begin
(1913-1992)

Di Giacomo Franciosi

Menachem Begin nacque il 16 agosto del 1913 a Brest-Litovsk (l’attuale cittadina Bielorussa di Brest), i suoi studi si svolgono a Varsavia dove nel 1935 consegue la laurea in legge.
All’età di 13 anni inizia le sue frequentazioni dell’'Hashomer Hatzair Scouts movimento giovanile di scouts ebrei sionisti e socialisti.
A 16 anni scegli il Betar, giovane movimento nazionalista affiancato al movimento sionista revisionista di Vladimir Jabotisnky (movimento nato nel 1925 in aperta rottura con i vari partiti politici sionisti di matrice liberale o socialista, partito che poneva l’idea nazionale come principio assoluto).

Nel 1932 diviene capo di un dipartimento organizzativo del Betar, occupandosi della propaganda del movimento in tutta la Polonia, curando al diffusione dei manifesti del revisionismo sionista, lo stesso anno viene dirottato in Cecoslovacchia sempre coi medesimi compiti.

Nel 1937 rientrato in Polonia, paga col carcere una manifestazione da lui stessa capeggiata dinnanzi la rappresentanza diplomatica Inglese in Varsavia, manifestazione di protesta contro la politica britannica in Palestina (nel 1920, con il trattato di Sèvres, i vincitori della prima guerra mondiale si divisero l’impero Ottomano sconfitto: fra le varie spartizioni dell’area mediorientale la Siria andò alla Francia e la Palestina alla Gran Bretagna.)

Tornato in libertà organizza la migrazione clandestina di membri del Betar in Palestina, nel 1939 sale alla testa del movimento, nel biennio 1940-41 viene imprigionato e confinato in una campo di concentramento siberiano, viene liberato a seguito degli accordi Stalin-Sikorsky.

Nel 1942 giunge in Palestina e si rende subito protagonista nell’accesa guerriglia contro la presenza britannica, capeggia l’Irgun Zvai Leumi (Organizzazione clandestina di destra, in contrasto con l’Haganah, compì attentati contro le forza inglesi mandate in Palestina e contro obiettivi arabi. Il primo attentato dell’Irgun ebbe luogo l’11 novembre 1937, in un’autostazione vicino Giaffa, a Gerusalemme e causò la morte di due arabi e il ferimento di cinque. Il culmine delle operazioni lo raggiunse invece il 27 febbraio 1939, allorquando quartieri arabi di molte città vennero sconvolti da esplosioni e sabotaggi).

Sotto il comando di Menachem Begin l’Irgun fu anche responsabile dell’esplosione,il 22 Luglio 1946, di un ala dell’Hotel King David, sede del quartier generale britannico (90 vittime).
Il 9 aprile del 1948, l'Irgun Zvai Leumi e la Banda Stern (altra organizzazione paramilitare) si resero protagonisti del massacro di Deyr Yassin, 120 terroristi sionisti armati fino ai denti, penetrarono nel piccolo villaggio situato in quella che oggi e' la periferia di Gerusalemme ovest e vi perpetrarono uno dei piu' orribili massacri contro uomini, donne e bambini innocenti ed indifesi.

L’Irgun, assieme alle altre formazioni paramilitari, venne sciolta da David Ben-Gurion, fondatore dello stato di Israele, dopo la proclamazione del 1948.
Nel 1948 fonda il partito Herat, contenitore politico in cui confluiscono le vecchie costole dell’Irgun.
Nel 1949 viene eletto alla Knesset (parlamento israeliano).
Nel 1973 diviene co-leader della nuova formazione di destra Likud, che racchiude in se svariati movimenti nazionalisti.
Nel 1977 concorre come candidato premier alle elezioni, che consacreranno sia lui sia la destra israeliana, dopo 28 anni di governi laburisti.
Prosegue come primo ministro una politica distensiva nei riguardi dell’Egitto del presidente Sadat, politica coltivata negli anni precedenti dal governo Rabin.

Begin nel 1977 invita ANWAR SADAT a Gerusalemme, il 19 novembre Sadat compie un gesto politico assolutamente straordinario, si reca a Gerusalemme (primo leader Arabo a effettuare una visita ufficiale in Israele), e tiene un memorabile discorso alla Knesset. (in questo momento Sadat firma la sua condanna a morte per mano del fanatismo integralista e terrorista islamico).
Nel dicembre 1977 l’incontro viene bissato, questa volta ad Il Cairo.


Nel 1978 un altro preziosissimo incontro, a Camp David, per volere del presidente statunitense Jimmy Carter, si mette sul tavolo della discussione un accordo di pace tra i due paesi, accordo che verrà siglato a Washington il 26 marzo del 1979, l’accordo previde la restituzione della penisola del Sinai conquista con la guerra dei 6 giorni e pose fine a 30 anni di ostilità.

Nel 1978 Sadat e Begin vennero insigniti del premio nobel per la pace.
Nel 1981 Begin rivince le elezioni, e prosegue il suo incarico quale primo ministro.
Nel 1982 lancia la campagna di invasione del sud del Libano, per ripulirlo dalle cellule terroristiche palestinesi dell’Olp di Arafat.

Nel 1983, il 16 settembre rassegna le dimissioni, a seguito del precipitarsi degli eventi in Libano, e dalle asprissime critiche mosse dall’intera comunità internazionale per gli eventi susseguitisi durante l’invasione.

Menachem Begin si ritirerà dalla vita pubblica, la perdita della moglie lo segnerà profondamente.
Il 9 marzo del 1992 si spegne a Tel Aviv.
Menachem Begin è stato un uomo forte, intransigente, esponente della destra più oltranzista, dalle idee fortemente radicate, un uomo che non ha mancato di bagnare col sangue il suo credo politico, ma nonostante ciò ha saputo raccogliere un importantissimo successo politico, vitale direi per Israele quale gli accordi del 1979.

Di Giacomo Franciosi

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