
I rischi di accendere il condizionatore quando l'auto è surriscaldata - cronologia.it
Auto lasciata al sole, come raffreddare l’abitacolo senza danni e rischi per la salute: ecco il modo giusto di farlo.
L’estate è nel pieno e con essa le temperature roventi che trasformano l’abitacolo dell’auto in una vera e propria serra. Spesso, dopo pochi minuti sotto il sole, entrare in macchina significa essere investiti da un’ondata di calore, con volanti e sedili incandescenti. La reazione più comune è accendere subito il climatizzatore al massimo, ma, come confermano esperti del settore e diversi studi scientifici, questa è una pratica controproducente.
Perché l’abitacolo diventa un forno e come raffreddarlo efficacemente
Il calore si accumula all’interno dell’auto a causa dei materiali interni – plastica, metallo, pelle o similpelle – che assorbono e rilasciano lentamente il calore. Inoltre, i vetri agiscono da lente, amplificando l’effetto serra. Così, anche con 30-35 gradi all’esterno, la temperatura interna può superare i 50-60 gradi. Accendere subito il climatizzatore non basta per abbassare la temperatura e può stressare l’impianto.
Un metodo efficace per far uscire il calore in eccesso è sfruttare una ventilazione forzata: abbassare completamente il finestrino del lato passeggero e aprire e chiudere ripetutamente la portiera lato guida per almeno cinque volte. Questo semplice trucco permette di espellere l’aria calda accumulata, abbassando la temperatura interna anche di 10 gradi in pochi secondi.

Solo dopo aver evacuato il calore, è consigliato entrare in auto e attivare il climatizzatore. Meglio impostare la ventilazione in modalità ricircolo per evitare di aspirare aria calda esterna e regolare la temperatura gradualmente, mantenendo una differenza ideale di circa 6 gradi rispetto all’esterno. Le bocchette andrebbero orientate verso l’alto per distribuire al meglio l’aria fresca.
Prevenire è sempre meglio che dover cercare di raffreddare un abitacolo bollente. Per questo motivo, si consiglia di:
- Parcheggiare all’ombra quando possibile, anche a costo di camminare qualche metro in più.
- Utilizzare un parasole riflettente per il parabrezza, preferibilmente argentato o a specchio.
- Lasciare i finestrini leggermente abbassati (1-2 cm) in luoghi sicuri per permettere la circolazione dell’aria.
- Coprire i sedili scuri con asciugamani chiari o teli in cotone per ridurre l’assorbimento del calore.
- Installare tendine parasole anche sui finestrini laterali.
- Preferire tappetini in tessuto chiaro anziché in gomma nera, che trattiene calore.
Climatizzatore in auto: errori da evitare e manutenzione
Secondo gli esperti di Seat, è importante evitare di accendere subito il climatizzatore al massimo quando si entra in un’auto surriscaldata, soprattutto senza far prima cambiare l’aria aprendo porte e finestrini. Il climatizzatore, infatti, rischia di lavorare troppo, aumentando consumi e usura.
Un altro errore frequente è mantenere la funzione di ricircolo attiva per lunghi periodi, pensando di accelerare il raffreddamento. Questa modalità dovrebbe essere usata solo in condizioni di forte inquinamento o fastidio, perché altrimenti si rischia di far salire l’umidità interna e peggiorare il comfort.
Importante anche regolare le bocchette dell’aria: devono restare aperte e orientate verso l’alto per garantire una distribuzione uniforme e evitare fastidiosi colpi d’aria fredda diretti. La temperatura ideale da mantenere è tra i 23 e i 25 gradi, per un equilibrio tra comfort e efficienza.
Infine, la manutenzione del filtro dell’aria è fondamentale: un filtro intasato riduce l’efficacia del climatizzatore e va sostituito ogni 15-20mila chilometri, a seconda delle condizioni di utilizzo.