"... al CRB (Centro Ricerca Bovina) della Stallaccia - alle analisi il prof. Neo Minotauro)

 

MA SE IL CERVELLO DEGLI SCIENZIATI DEVE STUDIARE IL PRIONE, E IL PRIONE STA DEVASTANDO IL CERVELLO, COME FARA' IL CERVELLO DEGLI SCIENZIATI A STUDIARE IL PRIONE?

 L'UNIVERSO, ELARGENDO  IL DONO PIU' GRANDE - QUELLO DI AVER CREATO CON I SUOI   MIGLIORI ATOMI UNA PARTE DI SE STESSO  DENTRO LA  MENTE DELL'UOMO PER  STUDIARE IL RESTO DI S� - NON IMMAGINAVA CHE L'UOMO  QUESTO DONO LO AVREBBE UTILIZZATO PER DISTRUGGERE IL PROPRIO CERVELLO  ( E CON QUELLO DI UNA VACCA POI !! )

ALIMENTAZIONE A RISCHIO
E CERVELLO COSCIENTE (?)


a cura del prof.  Paolo Manzelli 

Presidente EGO-CreaNET/LRE - Universita' di Firenze
[email protected]  - http://www.chim1.unifi.it/group/education

Premessa:

Obiettivo prioritario della attivit� di EGO-CreaNET/LRE � quello di creare i presupposti affinch� i cittadini ed in particolare i giovani studenti abbiano a disposizione gli strumenti  cognitivi per costruire la societ� della "conoscenza condivisa", al fine di  poter dare sviluppo al capitale umano e quindi modificare, mediante l' utilizzazione delle nuove tecnologie interattive le forme tradizionali di apprendimento e con esse formulare i principi di una nuova societ� che non sia unicamente regolata da una concezione lineare del profitto, ma da quella pi� complessa finalizzata ad uno sviluppo equo-sostenibile. 
In seguito a tale finalit� generale  'Osservatorio della Creativit� e lo Sviluppo EGO-CreaNet _Campania (1) ha ideato e coordina un progetto dal titolo <eat-online.net > che si sviluppa nell'ambito del Netd@ys Europe 2000 , al fine di attivare una conoscenza condivisa a livello transnazionale finalizzata allo sviluppo di  una alimentazione responsabile In tale contesto si colloca il presente articolo 
ALIMENTAZIONE a RISCHIO e CERVELLO COSCIENTE  
orientato ad attivare una formazione per la qualit� e la sicurezza alimentare.

La caduta delle barriere filogenetiche:  
Il morbo della Mucca Pazza (MAD-COW) (2)


Dopo aver inquinato mari, aria e humus a scopo di profitto per il profitto, 
siamo ormai in presenza  di un dramma fatalmente auto-evidente della necessit� di porre limiti ad una economia che diviene complessivamente anti-economica proprio in quanto il tema in questione, implica il superamento delle barriere protettive della genetica evolutiva delle specie viventi, e in quanto tale catalizza una riflessione  sui  fattori di elevato valore di sopravvivenza, che vengono messi in crisi da una economia del profitto che disconosce elementi di maggior valore di quello che  possa essere il frutto di una concorrenza  sfrenata unicamente finalizzata per la accumulazione di denaro. 

Problematiche quali quella dell' virus dell' AIDS e pi� recentemente quello del "Morbo della Mucca Pazza",  se vengono  inserite in una prospettiva evoluzionistica dello sviluppo umano, creano auto-evidenti perplessit� e dubbi, sulla capacit� di un sistema di produzione e del commercio contemporaneo di garantire la sopravvivenza della specie umana  sul nostro pianeta unicamente sulla base del profitto di impresa. Infatti cos� come altri fattori derivanti da diseconomie emergenti sul piano ecologico, il morbo della MUCCA PAZZA sta creando situazioni economiche fallimentari e contemporaneamente gravi problemi per un  sano sviluppo dell' uomo, proprio in quanto la "Encefalopatia spongiforme bovina" (BSE) � un male gravemente infettivo, che conduce fatalmente alla morte,  trasmesso all' uomo da bovini (animali erbivori) che sprovvedutamente sono stati alimentati con mangimi miscelati con scarti della macellazione delle mucche, 
e solo a scopo di irragionevole ed inquietante di profitto speculativo. 
(E' UNA VITTORIA DI PIRRO DELL'ECONOMIA LIBERISTA?)
( ovviamente solo di alcuni senza scrupoli!)

Il fatto che fosse a rischio una prassi alimentare che stravolge la alimentazione naturale di animali erbivori votandoli al cannibalismo mediante l'inserimento di  sostanze di origine carnea e organica, era noto fin dai tempi della Roma antica. I latini a livello di una cultura proverbiale dicevano "Canis mortuus non mordet, sed canis caninam non est" ( Il cane morto non morde, ma il cane non mangia la carne canina). Tale proverbialit� diffusa discendeva dagli studi di Lucrezio pubblicati nel De Rerum Naturae; (3) infatti  era noto gi� allora, che ogni forma di cannibalismo  genera una malattia del cervello dell' animale cannibale. 

Nel 1920 vennero realizzati studi una malattia mortale degli ovini in quali impazzivano se trattati con mangimi contenenti farine proteiche; tale malattia detta "SCRAPIE" era nota anche in passato,  quanto l' erbivoro e' costretto ad alimentarsi  di spazzatura, rifiuti solidi tritati, letame, e residui intestinali della macellazione di altri animali. (4) Comunque la "Scrapie" e' una malattia degli ovini che non implica la caduta delle barriere filogenetiche, mentre il "Morbo delle Mucca Pazza", trasferisce all'uomo il male per via della catena alimentare, tramite forme di trasmissibilit� interspecifiche del morbo ancora non note, cos� che dopo un periodo di incubazione pi� o meno lungo, la malattia inoculata da ingestione di carni bovine infette, conduce a deteriorare irreversibilmente il cervello umano a causa di  un'eccessiva concentrazione di  proteine tossiche, che vengono denominate "Prioni strutturalmente deformati ",  le quali si accumulano progressivamente nel cervello del malato. (5) (6).

 E importante rilevare che il passaggio attraverso le barriere genetiche di una proteina e' normalmente impedito dal fatto che le proteine di cui ci alimentiamo vengono ridotte nei loro componenti primari  (ammino-acidi) da  enzimi specifici detti Proteasi, e ricostruite dal sistema di informazione genetica di ciascun individuo (RNA/DNA), che risiede nel nucleo di ogni nostra cellula;  tale processo naturale di distruzione/ricostruzione, impedisce che proteine costruite da genetiche differenti, vengano direttamente assunte per trasferimento da un individuo all' altro; inoltre anche quando alcune proteine costruite dalla genetica di un individuo estraneo filtrassero nel sangue di un altro esse verrebbero riconosciute e distrutte dal sistema immunologico. 
Certamente si pu� ritenere che i "Prioni deformati" assumano caratteristiche di inibitori delle Proteasi, cosi che si spiegherebbe come il male dilaghi nell' ambito della specie animale infetta.  Sono infatti noti vari inibitori delle Proteasi  di riduzione delle proteine  che oggi sono molto studiati per evitare il rigetto del trapianto di organi da un individuo all' altro. 

Da tali considerazioni sarebbe troppo semplice dedurre che la natura abbia una intelligenza sua propria capace di individuare la causa finale del sistema evolutivo, ed essere cos� abile da creare i processi di allarme -indicativi per la specie umana- al fine di convincerla a riparare i danni colpendone proprio la struttura pensante. Questa facile considerazione avrebbe potuta essere compresa dalla Metafisica delle cause finali di Aristotele (Stagira 384 a.C. - Calcide 322 a.C.) ma certamente non e' legittimata dalla cultura scientifica moderna. Di fatto per� ci troviamo di fronte ad una alimentazione ad alto rischio mangiando carne di mucca infetta e dei suoi derivati. Come afferma il Premio Nobel per la Medicina (1997) Stanley B. Prusiner (7), le carni di bovini alimentati con farine proteiche, possono contenere Prioni -deformati ( Negative Prions) altamente tossici.  

I Prioni negativi sono costituiti da glico-proteine ( indicate sinteticamente dal simbolo  - PrPsc : che significa Prion- Propein Scrapie Cell) che nelle loro composizione chimica, sono del tutto simili a Prioni proteici che  hanno una funzione positiva nella attivit� cerebrale (indicati con + PrPc),  ma che a differenza di questi ultimi hanno subito una deformazione  conformazionale della loro struttura tridimensionale; pertanto  i peptidi mutanti (-PrPsc ) non vengono riconosciuti come elementi estranei.alla funzionalit� naturale del cervello, e concentrandosi siti delle trasmissione neuronale (sinapsi) provocano affetti di degenerazione cerebrale  (8) 

La azione degenerativa dei Prioni negativi  � facilmente comprensibile in quanto i canali proteici che il trasferimento della neurotrasmissione cerebrale tra le cellule neuronali non hanno alcuna possibilit� di far transitare peptidi mutanti che non di adattano al canale proteico; esattamente come noi non riusciamo ad infilarci un guanto od una scarpa sinistra nella mano e sul piede destro. (N.B: per saperne di pi� vedi il Portale di informazione scientifica sul Morbo della Mucca Pazza (10).

 L' accumulo di tali peptidi strutturalmente distorti (-PrPSC) impedendo la normale attivit� di neuro-trasmissione, conduce di conseguenza a malattie neurodegenerative che vanno progressivamente da una precoce demenza senile a disfunzioni del tipo della schizofrenia del morbo di Parkinson o dell' Alzheimer  e di conseguenza fatalmente alla morte. Data la pericolosit� di tale malattia neuronale non e' certamente sufficiente descriverne gli aspetti sintomatici, ma e' necessario sviluppare una accurata  comprensione su cosa determina tale deformazione strutturale di una normale proteina e come si propaghi dalla mucca all' uomo generando gravi danni alla salute umana mediante la catena alimentare e di conseguenza alla economia che con tutta evidenza ha una suo fondamento basilare nella alimentazione. 

Proprio dalle ricerche contemporanee sul "Morbo della Mucca Pazza" nasce una riflessione assai problematica in quanto tale peptide mutante (-PrPsc) e' un agente infettivo che genera distruzione nel funzionamento del cervello, sembra violare il dogma della biologia che ha escluso  il concetto di GENERAZIONE SPONTANEA. 
Gi� a partire dagli studi del  medico Francesco Redi della accademia della Crusca a Firenze nel 1668 (11) la scienza biologica infatti si fonda sul fatto che la riproduzione e la trasformazione di strutture protetiche non �  casuale, ma  segue un percorso generato da una struttura di informazione genetica  predisposta alla costruzione delle proteine secondo un codice determinato dalla una sequenza di informazione protetta nel nucleo di ogni cellula vivente. Solo i virus non possiedono una proprio programma di informazione genetica ma sanno utilizzare per riprodursi della coppia  DNA/RNA dell'organismo ospite. Il vero problema del "Morbo della Mucca Pazza" consiste pertanto nel fatto che i prioni mutanti (-PrPsc) sembrano invece replicarsi in modo del tutto indipendente da un sistema di costruzione definito normalmente  da un progetto biologico di informazione genetica; questa anomalia  e' stata considerata una eresia scientifica fino al giorno d' oggi, infatti  solo di recente e' stato provato che distruggendo il DNA/RNA di cellule malate di estratti cerebrali in vitro, il Prione mutante si riproduceva egualmente mediante sistemi di trasformazione anormali attribuibili a non precisati "segnali elettrochimici" che inducono i prioni positivi (+PrPc) presenti ad una mutazione in prioni negativi (-PrPsc) . 

A causa di tale transmutazione replicante le cellule neuronali ormai morte, generano una sequenza distruttiva che causa successive infezioni che devastano il cervello in modo irreparabile. (12) Purtroppo dobbiamo dire che, come per altre malattie quali il Cancro l' AIDS ecc., anche questa auto-replicazione di proteine anormali con effetto a cascata, il cui accumulo e in un primo tempo lento, ma che di seguito assume un andamento esponenziale di attacco distruttivo del sistema nervoso centrale che tristemente conduce a morte certa, non � purtroppo ancora suscettibile di alcuna spiegazione basata su conoscenze affermate, la cui spiegazione ricade quindi oltre i limiti delle possibilit� interpretative della scienza contemporanea. 

Certamente non c'e' molto da stupirsi del fatto che andando contro natura  al solo scopo di profitto, dando alimentazione cannibalesca ad animali erbivori, la natura stessa di conseguenza tenda a violare le nostre conoscenze in quanto esse sono basate su  normali osservazioni del sistema di sopravvivenza evolutivo, l� dove  il sistema di protezione della informazione genetica funziona egregiamente come barriera intra-specifica,  capace di evitare in gran parte la casualit� di fenomeni che espongono alla trasmissione epidemica di agenti proteici infetti tra specie differenti proprio al fine della sopravvivenza della vita nel nostro pianeta. 

Infine dobbiamo constatare essendo interessati solo al profitto e non alle conoscenze anche antiche accumulate dalla storia della cultura dell' uomo, siamo andati risvegliare sistemi ancestrali che la natura ha utilizzato con sapienza nel caso delle mutazioni tra le specie animali; con la probabilit� che consegue al detto popolare "la fortuna e' cieca ma la sfortuna ci vede anche troppo bene", siamo andati a provocare la azione di agenti mutageni, avvenuti in ere geologiche primordiali, che hanno permesso la mutazione delle specie viventi di cui come sappiamo non e' ancora data alcuna possibile spiegazione. 

Conclusione: 
Cosa mangiamo a cena nella "liberista" casa del profitto? 
Abbiamo sufficientemente documentato come allo stato attuale delle conoscenze sia estremamente difficile ottenere diagnosi rapide  e certe a molti interrogativi. Infatti per fare un monitoraggio e sapere se l'animale commestibile e' infetto da Prioni negativi e' necessario iniettare  un estratto cerebrale in un altro animale da laboratorio (tipo  o gatto) e attendere qualche anno per  riconoscerne eventuali sintomi, senza per� essere certi che ci� che avviene nell' animale di laboratorio abbia le caratteristiche manifestatesi egualmente nell' uomo. 

Certamente  andr�  proibita la  produzione di farine animali  da miscelare nel pastone di erbivori e  viene consigliato di evitare di mangiare tessuti potenzialmente infetti, carne  rossa, ed in particolare il cervello, midollo spinale e carne attaccata all' osso, proprio in quanto nel cervello, cervelletto, midollo spinale e le innervature, si � notata una elevata concentrazione di prioni negativi negli animali infetti. Ma seri rischi e dubbi rimangono  su queste malattie da prioni alterati la cui causa primaria, come risulta evidente dalla riflessione condotta,  fin qui non risiede nel male in se stesso, ma nel fatto che criteri ed ideologie  politico-culturali che ancora giustificano una libert� economica  quale regolatore del mercato, conducono sciaguratamente non solo a  grosse perdite economiche ma anche  a seri e preoccupanti pericoli per la specie uomo, che vanno ben al di l� delle ragioni economiche. 

Una "nuova economia" dovr� pertanto procedere in un contesto ordinato che  permetta definitivamente di evitare ogni speculazione (di pochi soggetti) volta a far denaro per il denaro in modo che risulti evidente la differenza tra  profitto e guadagno generato dal lavoro. Per quanto difficile ma non per questo impossibile,  una regola di sviluppo equo-sostenibile  andr� stabilit� e condivisa coscientemente nel prossimo futuro in modo da delineare quali siano i codici di comportamento eco-compatibili con la natura  e la qualit� della vita di ogni essere umano. La condivisione di risorse cognitive e finanziarie � a nostro avviso la strada maestra che l' umanit� dovr� perseguire, dopo il fallimento di regimi a capitalismo di stato (socialisti o comunisti), e di ogni forma di liberalismo economico anch'essa disastrosa, onde evitare di auto-distruggerci per seguendo una falsa logica del profitto se non fosse altro per la ragione che risulta essere sempre pi� sostanzialmente anti-economica.

 Come Associazione telematica internazionale EGO-CREANET/ LRE,  la cui sede della Presidenza e' il Laboratorio di Ricerca Educativa della Universit� di Firenze (13), consideriamo  il pericolo di situazioni gravi, come quelle che incombono agli inizi del terzo millennio, in qualit� di allarme naturalmente utile per dare sviluppo a innovative e creative opportunit� sociali, culturali e scientifiche  emergenti; pertanto riteniamo necessario contribuire ad un aggiornamento permanente della scuola  mediante un sempre pi� stretto  rapporto di informazione e formazione, facilitato dalla utilizzazione appropriata della Information Communication Tecnology , tra Universit� Scuola ed Impresa tale che questo insieme integrato sappia al suo complesso generare una auto-regolazione di un sistema di risorse equamente condivise, che premetta di aprire ad un futuro di sviluppo equo-solidale per la vita delle nuove generazioni a livello mondiale.


BIBLIO ON LINE

(1) EGO-CreaNET-CAMPANIA http://www.egocreanet-campania.org/
(2) La vicenda "mucca pazza" http://www.tmcrew.org/csa/l38/wwi/mcdonald/madcow/aless_2.htm
(3) Lucrezio, DRN, I, 1-49 e 62-101 http://www.pointcom.it/verbum/lucrezio.htm
(4) SCRAPIE  http://www.aphis.usda.gov/oa/pubs/fsscrapie.html
(5) Prione - ITIC+LS -Gragnano http://www.donmilani.it/rubriche/ric_prioni.htm
(6) I Prioni: le nuove particelle infettive http://digilander.iol.it/atreliu/prioni.htm
(7) Stanley B. Prusiner http://www.nmia.com/~mdibble/prion.html
      Nobel Prise '97 : http://nobelprizes.com/nobel/medicine/1997a.html
(8)  Food Toxicology News http://www.irfmn.mnegri.it/ambsal/food-toxy/food-bse.htm
(9) Prion Diseases http://www-micro.msb.le.ac.uk/335/Prions.html
(10) PORTAL: The Official Mad Cow Disease Home Page http://www.mad-cow.org/
(11) Le Scienze della Vita http://www.ips.it/scuola/ecocrea/st2_fram.html
http://www.forminform.it/files/tab2/discipli/ndc01019.htm
           (12) Prions Spontaneous Generation Science Magazine Research EngineMichael Balter:                http://www.sciencemag.org/search.dtl
(13) LRE/EGO-CREANET http://www.chim1.unifi.it/group/education

GIFs  utili per elaborare un ipertesto:

Encefalopatia spongiforme bovina (BSE) - MUCCA PAZZA e SALUTE
http://www.cnnitalia.it/2000/SALUTE/01/04/prioni/story.beef.jpg (CARNE MACELLATA)
http://www.cnnitalia.it/2000/SALUTE/01/04/prioni/story.mucca.nera.jpg (MUSO MUCCA)
http://www.cnnitalia.it/2000/SALUTE/08/11/mucca_pazza/story.malattie.cibo.jpg (PIATTO)
http://www.mclink.it/assoc/lav/immagini/pb_vitel.gif (VITELLO)
http://www.pbs.org/wgbh/nova/madcow/images/express.jpeg (VITELLO)
http://www.cns-net.net/dailybrain.jpg (BRAIN IMAGE)
http://www.artcreators.com/abarrett/images/brainani.gif (PULSING BRAIN)
http://www.cityweb.co.uk/freegifs/animated/freebod6.htm (FREE ANIMATED BRAIN GIF)
http://www-micro.msb.le.ac.uk/335/prionpnas.jpg (STRUTTURA PRIONE )


PAOLO MANZELLI  
Presidente EGO-CreaNET/LRE - Universita' di Firenze
[email protected]
http://www.chim1.unifi.it/group/education


Gradirei molto che uno scienziato (biologo ma soprattutto con conoscenze neuroscientifiche)  mi illustrasse la funzione nell'alimentazione umana dell'ACIDO CERVONICO contenuto nel latte. Che non � una bazzecola. Infatti lo fornisce in abbondanza solo la genitrice (umana) quando allatta nei primi mesi il suo pargolo. Ed � assente in tutti i latti artificiali).

L'acido cervonico � un acido grasso polinsaturo, derivato dall'acido alfa-linolenico - formato da 22 atomi di carbonio con sei doppi legami, contenuto in forti quantit� nel cervello della mucca da latte e che svolge un ruolo molto importante sia a livello della struttura che a quello delle funzioni; ed � sempre presente nel latte (pi� o meno se si danno o non si danno come mangime i vegetali pi� o meno ricchi di cellulosa. E le mucche hanno sempre mangiato vegetali, sono nate ruminanti e devono "ruminare" e non mandare solo gi� nello stomaco il mangime ("cannibalesco") gi� "ruminato" dalle macchine degli "uomini tecnologici venali".
Fornendo come mangime le farine animali c'� lo squilibrio (*) tra acidi saturi, monoinsaturi e polinsaturi, e questo squilibrio � responsabile di anomalie delle membrane neuroniche che sono all'origine di turbe comportamentali negli animali (e nell'uomo (� il primo allarme) di turbe intellettuali).

((*) Vi � in effetti una relazione diretta tra gli acidi grassi polinsaturi e il funzionamento biochimico e fisiologico delle membrane neuroniche, delle quali i primi controllano la composizione e la fluidit�, e dunque l'attivit� cerebrale motoria, e ovviamente anche quella intellettuale).

In effetti in questi ultimi giorni qualche affermazione fatta in Tv non era poi tanto assennata.
Di "farina intelligenza" se n'� vista tanta impastare nelle dotte affermazioni di certi esperti, ma nessuno ha avuto l'audacia di fare altrettante dotte affermazioni sulla "farina stupidit�";  con questa anzi nelle contraddizioni si impastava da solo. Forse perch� corre gravi rischi sul posto che occupa; oppure la sua dissertazione la si poteva interpretare come arroganza se avesse parlato con intelligenza di stupidit� encefalopatica spongiforme;  oppure lo si poteva intendere il suo intervento come un tentativo corsaro di disturbare lo sviluppo della nostra epoca di lustrini liberisti-monopolisti.
Va bene che pu� essere stupido vantare la propria intelligenza dalla Tv, ma non sempre � intelligente far sorgere una reputazione di stupidit�. Salvo che la mucca non abbia gi� fatto effetto.

Va bene pure che, in un'epoca di "insicurezza individuale telefoninizzata" saranno sempre di pi� i messaggini, le informazioni assolutiste ricevute,  gli spot e i grandi manifesti da circo a caratterizzare il concetto di intelligenza di una persona, ma cerchiamo di non abusarne. Proprio tutti stupidi non siamo; siamo solo deboli;  e spesso il pi� debole deve fingersi stupido per cercare scampo alla troppo "oscura saggezza" degli intelligenti. Ma ogni tanto, anche lui -il debole, tanti deboli- hanno qualche "stupidit� luminosa" e ribaltano tutto. La storia ne � piena. E se per molto tempo ne � carente, per motivi educativi, ci pensa la natura a ribellarsi.

Spero di non essere l'unico imbecille a sostenere questa teoria.
Vorrebbe dire altrimenti che mi hanno (i saggi) gi� truffato. Ma non avendo mangiato solo io la mucca o il pesce pazzo o bevuto il latte pazzo, presto sar� in buona compagnia.

E non solo perch� pi� o meno tutti siano stati esposti alla Bse, ma perch� di certezze su altri prodotti alimentari ce ne sono molto poche;  non sappiamo ancora cosa c'� dentro il latte "monopolizzato", cosa c'� dentro l'acqua minerale "monopolizzata", cosa fa un telefonino "cartellizzato", e se (in certi casi solo "fasulli" e "improvvisati") i prodotti "biologici" facciano bene o male. Anche su questi le multinazionali stanno estendendo i tentacoli. E' insomma un grosso e lucroso business. Scientificamente manovrato, il biologico viene gestito non certo da (illusione) un rustico contadino.


 Francomputer - E-mail: [email protected]


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