SCHEDE BIOGRAFICHE
PERSONAGGI
EUGENIO DI SAVOIA

Dopo uno sprezzante rifiuto di Luigi XIV, ventenne si offerse a Vienna assediata dai Turchi.
Pochi anni dopo fu proprio lui a far finire l'Impero Turco e dare all'Austria la Serbia.
(che in seguito - esattamente 200 anni dopo- fu la rovina dell'impero)

L'uomo che spaventava  i Turchi


Nel 1683, al famoso
assedio dei TURCHI A VIENNA, il Principe EUGENIO di Savoia, aveva vent'anni: era figlio di Eugenio Maurizio di Savoia Carignano, conte di Soissons, generale di Luigi XIV, e di Olimpia Mancini, nipote del cardinale Mazzarino, amica d'infanzia del re di Francia. 

Nell '83 Eugenio, gi� orfano di padre e con la madre esiliata a Bruxelles per intrighi di corte, aveva chiesto al re di poter entrare nell'esercito. Ricevuto uno sprezzante  rifiuto (e Luigi XIV avrebbe poi avuto molte occasioni per pentirsene), Eugenio fugg� da Parigi con l'amico principe Conti che, raggiunto e minacciato dagli emissari del re, a Francoforte decise di tornare in Francia. Eugenio invece (e questa decisione avr� un peso determinante nella sua vita e nelle vicende d'Europa) , orgogliosamente, continu� la fuga. And� a Passau e si present� all'imperatore d'Austria Leopoldo I, che lo accolse volentieri nelle sue truppe aggregandolo a quelle del duca Carlo di Lorena.
Come ufficiale di quest'ultimo, il giovane Eugenio, arriv� nel momento giusto, Vienna era sotto l'assedio dei Turchi. Il giovane ventenne partecip� quindi alla battaglia per la liberazione di Vienna, distinguendosi per coraggio e intelligenza contro i Turchi assedianti.

Entrato subito dalla porta principale, bruci� subito le tappe con la carriera dentro quella caserma austriaca che divenne la sua patria e la sua casa, e seguit� a distinguersi per valore e ingegno militare.
Promosso in breve tempo Colonnello nel Reggimento dei Dragoni Kufstein (prese parte alla successiva guerra contro i turchi in Ungheria (1686) a 24 anni era gi� Maresciallo dell'Impero. Molti anni pi� tardi, nel 1717, la seconda conquista di Belgrado lo avrebbe visto protagonista come comandante in capo dell'esercito asburgico, prima accerchiante e poi accerchiato, e tuttavia alla fine vittorioso: il cosiddetto "miracolo di Belgrado", che fu una straordinaria vittoria del Prinz Eugen e l'inizio della fine per l'Impero turco.

 Essendo italiano d'origine, ma apolide per vocazione, non sapeva egli stesso come considerarsi; si firmava perci� con un miscuglio di italiano-francese-tedesco come Eugenio von Savoy.

Dopo Vienna,  dopo l' Ungheria con la presa di Buda (1686) in mano ai Turchi dal 1541, si distinse ancora una volta contro i Turchi nella presa di Belgrado nel 1688.
Sempre a servizio degli Asburgo, sconfisse i turchi a Zenta nel 1697. Dopo le sconfitte dei Dardanelli (1656) e di Raab (1664), l'Impero turco non riusc� infatti a sostenere l'offensiva della "Lega Santa", formata da Austria, Polonia, Russia e Venezia. Il Sultano Mustaf� II fu sconfitto dalle truppe imperiali austriache, comandate da Eugenio di Savoia. I turchi furono cos� sonoramente battuti, e con la pace di Carlowitz (1699), l'Austria fu liberata per sempre dalla loro minaccia. La Morea fu ceduta a Venezia, Azov alla Russia, l'Ungheria e la Transilvania all'Austria.

Nel 1690 Eugenio era stato inviato dall'Austria anche  in Italia a combattere sotto gli ordini di suo cugino Vittorio Amedeo II. Il trattato di Ryswick del 1697 aveva sanzionato l'indipendenza piemontese comprensiva di Torino e Vigevano. Nella nuova guerra che si stava profilando per la successione al trono di Spagna, il Duca Amedeo cercava di agire politicamente secondo quanto gli convenisse di pi�. Trattava infatti (come al solito, e come faranno sempre fino all'ultimo giorno della loro dinastia) separatamente ora con gli austriaci, ora con i francesi. Ma questi ultimi se ne accorsero ed a sorpresa disarmarono la guarnigione piemontese di S. Benedetto-Po. Questo fece s� che il Duca si alleasse decisamente (quando si sta per perdere si cambia bandiera) con gli Austriaci, che gli promisero in cambio anche i territori del Monferrato, parte della Lombardia, della Lomellina, della Valsesia, di Vigevano e di un tratto della provincia di Novara. 

Ma 3 eserciti francesi prima di quanto Amedeo se lo aspettasse, sconfissero il Duca, ancora impreparato, a Susa, a Vercelli e ad Ivrea nel 1704. Il Duca resistette solo a Torino il pi� a lungo possibile; poi, lasciato il comando ai suoi generali, and� personalmente incontro ad Eugenio di Savoia, che stava accorrendo in suo aiuto, alla testa delle forze imperiali. La stessa popolazione reag� a favore del Duca. Bisogna ricordare in questo assedio francese il sacrificio di Pietro Micca che, il 29 agosto 1706, in una galleria, fece scoppiare una mina sotto i suoi piedi, saltando in aria assieme ai francesi ed a molti loro armamenti. 
Quando Torino era ormai allo stremo dopo 117 giorni d'assedio, i due Savoia arrivarono con 30.000 uomini, contro i 47.000 francesi. Ma il divario di forze fu superato dal maggiore senso tattico e strategico di Eugenio, che con una battaglia durata poche ore, mise in rotta completa gli assedianti. 

La battaglia si svolse nei pressi del colle di Superga. Acclamatissimi, Vittorio Amedeo ed Eugenio entrarono in Torino, furono scortati dalla popolazione festante fino al Duomo, dove venne eseguito un Te Deum di Ringraziamento. La vittoria di Torino rappresent� anche la rovina del partito borbonico in Italia.

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Nel 1703 Eugenio, nominato Presidente del Consiglio Imperiale di Guerra; grande riformatore all'interno dell'esercito, per prima cosa, abol� la vendita dei gradi e delle cariche militari, pratica rimasta in vigore anche in Inghilterra fino alla met� del XIX secolo.
(fra le curiosit�, fu Eugenio a inventarsi il Passo Romano nelle grandi sfilate, quello che poi introdusse Mussolini in Italia).

Nel 1704 si incontra con Marlborought, uno dei migliori militari del tempo, con il quale era in corrispondenza da molti anni, creando una proficua collaborazione settennale sfociata in vittoriose campagne (Blenheim 1704, Oudenarde 1708, Malplaquet 1709), con grandi dimostrazioni di amicizia e di stima reciproca.

Nel 1705 muore Leopoldo I e gli succede Giuseppe I, che regner� per� solo fino al 1711. Dopo di lui sale al trono Carlo VI, che sar� il terzo sovrano cui Eugenio render� servigi con fedelt� e dedizione.
Eugenio di Savoia fu buon amico di un altro grande condottiero: John Churchill, antenato di Winston. Con i loro due eserciti, arrivarono a Madrid, cacciando Filippo e mettendo a governare Carlo d'Asburgo. Ma intrighi interni inglesi richiamarono in patria il Churchill, mettendolo in disgrazia ed obbligandolo all'esilio per evitare la galera; ugualmente Eugenio dovette lasciare la Spagna per accorrere in aiuto all'Austria per debellare gli ungheresi insorti contro l'Impero, quando si sentirono liberati dalla minaccia turca. Conseguentemente gli spagnoli, ora non pi� minacciati dai due condottieri, cacciarono Carlo d'Asburgo nel 1710, guidati dal generale francese Vend�me.
Durante la guerra di successione spagnola Eugenio batte' pi� volte i francesi a Carpi, a Chiari ed a Hochst�dt.

Fu Primo Governatore austriaco nella citt� di Milano dopo il trattato di Utrecht (1713), che pose fine alla guerra di successione spagnola. Ma Eugenio, gran combattente, non era certamente anche un buon amministrativo. Piuttosto sprovveduto in fatto di leggi, di decreti e di economia non os� mai mettere ordine in quel guazzabuglio, dove ogni ente di quella citt� era stato dato in appalto.
Per difendersi dai turchi, anche Venezia aveva dovuto legarsi agli Asburgo. Nel 1716 Eugenio di Savoia li sconfisse ancora una volta a Peterwaradino ed a Belgrado (1717). Le sue vittorie fecero conquistare all'Austria territori fin nei Balcani. I domini della Serenissima vennero cos� a trovarsi in concorrenza con quelli austriaci nel Mare Adriatico. Ma questa � una storia successiva.
L'ultima campagna militare di Eugenio � la guerra di Successione Polacca nel 1735, a quasi 72 anni di et�.
Pur dispiacendosi amaramente a causa di un'incipiente malattia e con grande dolore, non pot� assistere alla cerimonia di nozze nel 1736 tra Maria Teresa e Francesco di Lorena.
Il Principe Eugenio di Savoia concluse la sua vita in modo dignitoso, ma solitario, a Vienna nel 1736. L'Imperatore gli tribut� solenni onoranze funebri, sincere da parte di tutti. 

Ma i Savoia si fecero notare per la loro assenza. Non riconoscenti del grande aiuto che avevano ricevuto da Eugenio nel 1706).


BIBLIOGRAFIA
Cappelletti L. - 1926 - Storia d'Italia. Dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente fino ai giorni nostri 
(476-1900 + appendice al 1915). II (1559-1915), A. Vallardi (ed.), Milano, 1-517.
Montanelli I., Gervaso R. - 1981 - L'Italia del Seicento. Rizzoli (ed.); 1-512.
Montanelli I., Gervaso R. - 1981 - L'Italia del Settecento. Rizzoli (ed.); 1-702.
Rossi R. - 1996 - Dizionario delle battaglie. Vallardi (ed.); 1-428.
Trill� F. - 1976 - "Eugenio von Savoy". Annuario 1976 del Circolo Numismatico Triestino. Catalogo della mostra sociale; 22-26.

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