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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 850 d.C.

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

* * * LUDOVICO TENTA UNA UNIFICAZIONE DELL'ITALIA

Nell'aprile del 850, LUDOVICO II, accompagnato dal suo arcicappellano Giuseppe, vescovo d'Ivrea, dagli arcivescovi di Milano, Ravenna e da molti altri vescovi, si recava a Roma e dalle mani del pontefice Leone IV riceveva la corona imperiale (aprile dell'850).
Era vivo ancora Lotario, suo padre, ma questi, trattenuto di là dalle Alpi, non poteva pensare alle cose d'Italia e aveva conferito al figlio la dignità imperiale perché potesse con maggiore autorità governare la penisola e condurre la guerra contro gli infedeli.
Da notare che in Francia - lo abbiamo già ricordato nel precedente anno- il suo cristiano Pipino (che non ha accettato la spartizione con Carlo il Calvo, fatta a Verdun nel '43 da Lotario) con gli infedeli si allea, e all'emiro di Cordova, Abd ar Rahman, apre le porte della cristianissima e devota Francia.
Insomma gli infedeli se erano utili, diventavano anche preziosi.

Ma torniamo a Ludovico che riceve il nominale titolo d’imperatore per quelle ragioni di Lotario -piuttosto sagge- esposte sopra. Perché in verità l'Italia aveva bisogno di cure assidue ed energiche per risollevarsi dalle misere condizioni in cui si trovava da qualche tempo. Le campagne erano infestate da bande di briganti, che assalivano e saccheggiavano le case e derubavano sulle strade i mercanti e pellegrini; ma molto peggio dei masnadieri, si comportavano certi nobili, che commettevano ogni sorta di prepotenze a danno dei piccoli proprietari e della povera gente senza forza e senza mezzi; a quanto pare, si vendevano e si compravano pure uomini, poiché nel già ricordato "Pactum Lotharii" tra Lotario e Venezia, in un passo del trattato si proibiva ai Veneziani il commercio degli schiavi dentro le terre del regno italico; significa che questo commercio quindi prosperava, e che nel regno italico c'erano loschi "negrieri" che procuravano la umana "merce".

Le leggi dunque seguitavano a non essere osservate; gli edifici pubblici cadevano in rovina per l'incuria dei funzionari; le vie e i ponti senza più manutenzioni, con le prime in rovina e i secondi crollati, che accrescevano la difficoltà delle comunicazioni; poco osservata era la disciplina da parte del clero secolare e regolare, e lasciava molto a desiderare la condotta dei vari conti nell'amministrazione civile e giudiziaria; ognuno agiva per proprio conto in piena anarchia.

LUDOVICO II, appena presa la corona imperiale, cercò di porre rimedio ai mali che affliggevano il regno. Deciso a restaurare la disciplina ecclesiastica, trasmise ai vescovi, per mezzo di ANGILBERTO vescovo di Milano e dell'arcicappellano Giuseppe, un questionario allo scopo di informarsi direttamente della situazione per poter meglio procedere, e verso la fine di questo 850 convocò a Pavia un concilio. Lì furono emanati vari provvedimenti tendenti a rendere più salda la disciplina del clero, a fare osservare l'obbligo delle decime, a proteggere più efficacemente le vedove e gli orfani, a riordinare gli ospedali e i monasteri, ad estirpare l'usura, a combattere la magia e a sorvegliare i preti e i monaci vaganti che spesso si professavano tali solo per raggirare la gente.

Dopo l'assemblea dei vescovi ci fu un'assemblea di conti in cui si discusse delle condizioni civili del regno e dei provvedimenti da adottarsi che furono resi noti in un importante capitolare nel quale furono comminate pene severe ai malfattori, si minacciarono punizioni ai nobili che commettevano abusi, si ordinò il restauro dei pubblici edifici, la costruzione di nuovi ponti il ripristino delle strade.

Più tardi, nel luglio dell'855, in un'altra assemblea tenuta a Pavia, Ludovico emanerà disposizioni per reprimere gli abusi nell'amministrazione della giustizia - caotica pure questa- e nell'856 tenterà una riforma del diritto pubblico.

I suoi provvedimenti rimasero però lettera morta e a confermarlo é Ludovico stesso, quindici anni dopo, nel febbraio dell'865: in un'assemblea fece la rassegna dei mali che affliggevano il suo regno, ed espresse il fermo proposito di fare applicare i provvedimenti presi con questo capitolare dell'850; e perché fossero eseguiti nominò due messi e conferì a loro l'incarico di accertare i fatti denunciati, di ispezionare gli ospedali e i monasteri, di provvedere alla manutenzione delle opere pubbliche, di difendere, contro gli abusi, i diritti fiscali.
Mentre, nel corso dell'anno della sua incoronazione pensava a dare assetto alle cose d'Italia, Ludovico cercava di rafforzarsi sul trono con un proficuo matrimonio, tale, da procurargli larghe e potenti parentele in oriente. Andate a monte le nozze progettate con la figlia dell'imperatore bizantino Michele III, nell'autunno dell'851 sposò ENGELBERGA, di nobile famiglia longobarda, donna di grande ingegno che influì moltissimo sulla politica del marito. Questa era una politica tipicamente italiana, perché in Italia erano gli interessi di Ludovico, in Italia viveva, l'Italia era il suo regno.
Due cose premevano al re imperatore: cacciare dalla penisola, tutti i Musulmani, unificare l’Italia sotto il suo scettro, ed esercitare anche su Roma e sullo stato della Chiesa una effettiva sovranità.
Un’impresa che riuscì a un re soltanto dopo mille anni.

Ma in verità non era l’idea di un suo nuovo programma. Già sei anni prima nell'844 - come abbiamo già narrato- Ludovico era stato sollecito a scendere a Roma per ricordare al pontefice Sergio II i diritti imperiali sanciti dalla costituzione romana di venti anni prima. Ma in quell'occasione il Papa aveva giurato fedeltà a LOTARIO, ma si era rifiutato di giurarla a Ludovico suo figlio. Ora però Ludovico rivestiva le due dignità di re e d'imperatore e intendeva che la sua sovranità non fosse un semplice protettorato su Roma, inoltre credeva di avere diritto, oltre che alla dignità imperiale, ad una parte dei paesi di là dalle Alpi. Forse pensava a quell’unione che il suo avo Carlomagno aveva concepita ma non del tutto realizzata.
Ad ostacolarlo non furono nè il papa, né i bizantini, né i sarceni; furono gli stessi suoi fratelli il solito Lotario e Calvo il Calvo, che temevano il troppo potere che Ludovico avrebbe acquisito.

*** IN RUSSIA il principe normanno-vichingo RURIK unifica le colonie dei Variaghi in territorio slavo: nasce il Principato di Novgorod, il primo piccolo stato russo.

*** IN CAMBOGIA si afferma il regno di KHEMER con capitale Angkor, che diventerà il più importante regno del sud-est asiatico.

*** ARTE Affreschi della chiesa di San Clemente a Roma, con L'Ascensione e la Discesa al Limbo.

*** ARTE - A Susa in Tunisia si costruisce la "GRANDE MOSCHEA "

*** MEDICINA - Si costituisce intorno a questa data la SCUOLA di MEDICINA di SALERNO, la più antica e celebre dell'Occidente europeo, dove si realizza la sintesi delle dottrine greche, latina, araba ed ebraica.

*** AGRICOLTURA - Per far diminuire notevolmente lo sforzo dell'animale aumentandone il rendimento si inizia a usare il COLLARE rigido per i cavalli da tiro.

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