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CRONOLOGIA

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ANNO 302 d.C.

QUI riassunto:  PERIODO DI DIOCLEZIANO  dal 284 al 305 d.C.


L'ANNO 302
* DIOCLEZIANO A ROMA
* L'INSOFFERENZA AL CRISTIANESIMO DI GALERIO
* DIOCLEZIANO HA DEI DUBBI ATROCI

Per la prima volta pur avendo gi� fatto sentire la sua costante presenza con gli echi delle sue riforme e dei suoi editti, e con i suoi funzionari in ogni apparato dello stato, Diocleziano giunse e a Roma per la prima volta. La sua salute era gi� sull'orlo della depressione e questo spiega anche un profondo cambiamento della sua politica.

I rappresentanti del paganesimo della capitale dei vari dei che con questi campavano, dovettero fare forti pressioni sull'imperatore per reprimere quella setta sempre pi� numerosa che stava minando il loro prestigio. Una associazione quella dei cristiani che consideravano un vero pericolo ai loro affari, al loro carisma di sacerdoti di questo o quell'altro dio pagano che come abbiamo detto pullulavano.

In testa a tutti i dissidenti c'era il suo Casear Galerio  che andava scovando, per avere degli appoggi anche fra gli intellettuali, tutti i filosofi neoplatonici (dove primeggiavano le tesi di Plotino) che difendevano i dei dello storico impero, le vecchie tradizioni, i riti e i sacrifici che avevano permesso nel corso della sua storia a Roma di diventare il faro del mondo.

Per Plotino non vi era bisogno di divina redenzione per ottenere la salvezza eterna, l'anima poteva riacquistare con la sua stessa forza l'"antica dignita'". Il pensiero di Plotino era dunque interamente pagano. Non era un attacco vero e proprio contro i cristiani ma i suoi argomenti contro gli gnostici potevano essere strumentalizzati ad arte da chi remava contro i cristiani.

Galerio  per prima cosa sugger� a Diocleziano di far allontanare i cristiani dall'esercito, epurarli dalle amministrazioni, punirli se si dimostravano aggressivi e intolleranti e insofferenti a certe leggi.

In parte lo erano, e in una forma sottile, una profonda ostilit� nei confronti dello stato e della societa' romana, quindi dei suoi riti e delle sue credenze.

La religione monoteistica e politeistica di stato (c'era nel paganesimo romano l'una e l'altra, e anche alcune evolute come quella di Mithra) non aveva nulla a che vedere col cristianesimo, perch� questa religione non era una filosofia monoteistica e basta, ma una vita nel Cristo.

La loro rivoluzione era quella di capovolgere un mondo che appariva a loro in fase di disfacimento; e in parte lo era. Se i potenti temevano questo "bolscevismo" era perch� la societ� che loro avevano costruito era debole, esposta agli attacchi, politicamente incapace a controllarne i fermenti.

E quindi il potente per difendersi reag� adottando la repressione dura in quest'altra societ� "stato nello stato", che da semplice setta segreta era ora una comunit� che stava facendo proseliti in ogni ambiente.

La repressione era una reazione fisiologica dello Stato, una persecuzione fondata sulla base giuridica, applicata o dai magistrati con i loro poteri discrezionali o sotto una ben precisa disposizione imperiale di Diocleziano oppure da quelle disposizioni nei confronti delle sette segrete (quindi compresa la cristiana) che nell'ordinamento giuridico non erano mai state cancellate dai tempi di Traiano. Vigeva infatti ancora la pena di morte per chiunque attentava all'integrit� dello stato con dottrine religiose sovversive.

(Abbiamo detto fisiologica, perche' la stessa cosa, la stessa intolleranza, di carattere politico e religioso (difficile dire quanto una influi' sull'altra) fu poi in seguito quella dei cristiani stessi per altre religioni,
ma spesso dentro le stesse correnti: come le Crociate contro gli infedeli  nel primo caso, e nel secondo contro l'Inghilterra elisabettiana, gli Ugonotti, i Protestanti, i Luterani, gli Anglicani, i Valdesi ecc ecc).

Come dunque meravigliarsi di questa pronta reazione romana, quando la stessa Elisabetta in Inghilterra nel 1500 colpevolizz� e pun� i suoi sudditi per il semplice fatto che non andavano in chiesa. "..Sono liberi di pensare come vogliono, purch�, nell'interesse dello stato, si uniscono al culto comune. Infrangono le leggi sulla religione se non vengono in chiesa, quindi punite severamente costoro!").

Il pretesto per Galerio per mandare su tutte le furie il "malato" Diocleziano fu presto trovato. In una sacrificio pubblico per conoscere la volont� celeste, i cristiani come al solito di fronte a questi spettacoli pagani, come era quello sanguinolento dell'esame del fegato e delle visceri degli animali sacrificati, si voltarono e si fecero il segno della croce. Tagis il grande sacerdote dichiar� che gli auguri propiziatori non riuscivano perch� c'erano questi "profani" presenti. E dopo altri tentativi non riusciti dichiar� l'influsso malefico di costoro.

Diocleziano non reag� subito, ma ormai il male e l'animosit� si era annidata nei presenti e sar� questo incidente, ci tramanda Eusebio, a provocare e a dare inizio alla forte repressione e alle persecuzione; oltre la volont� dello stesso Diocleziano, che forse aveva solo dato alcune disposizioni di intolleranza.

A complicare le cose ci si mise anche l'oracolo di Apollo Milesio;  Diocleziano vi si rec� per proporgli il problema, che a quanto pare gli stava togliendo il sonno..........

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