ANNO 1985 (Pagine in costruzione) MESE DI AGOSTO

6 AGOSTO - Clima di forte disagio nell'ambiente degli agenti polizia. Si leva forte la protesta in Sicilia dopo l'ultimo ennesimo delitto nei confronti di un alto funzionario dello Stato.

Questa volta la vittima di un agguato mafioso � il vicecapo della mobile di Palermo, ANTONINO CASSARA', ucciso assieme al suo agente ROBERTO ANTIOCHIA.

Pochi giorni prima, il 2, era morto in circostanze misteriose dentro la questura  un pentito - Salvatore Marino- che stava forse rivelando (o no) chi erano gli assassini del commissario di polizia sempre nella stessa Palermo, GIUSEPPE MONTANA, avvenuto quattro giorni prima, il 28 luglio.

La protesta delle forze dell'ordine � rivolta ai rappresentanti del governo, ma anche alla stampa, che pochi giorni prima - con una campagna diffamatoria- aveva accusato la stessa polizia di aver provocato la morte del Marino.

I poliziotti chiedono di essere tutelati da simili attacchi infamanti, che servono (e a qualcuno sono utili)  solo a screditare le forze dell'ordine e quindi l'opera investigativa.

Fra l'altro non dimentichiamo che si sta allestendo un aula bunker a Palermo, presso il carcere Ucciardone, appositamente costruita, per celebrare il maxiprocesso contro la mafia, il prossimo febbraio. (456 imputati, facenti parte della "Cupola", il massimo vertice di Cosa nostra, principalmente rivelato dal pentito Antonio Buscetta).

Clima di tensione dunque altissimo, con le forze dell'ordine che chiedono protezione. Altrettanto i magistrati.

In questo "pool" di magistrati, impegnati nelle difficili indagini, fanno parte  Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Di cui chi ha memoria e ricordi, gi� sa come poi finirono anche loro: cio� assassinati, fatti saltare per aria. 

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