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CRONOLOGIA

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ANNO 1905

< vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

Alluvioni nel Nord Italia - * Terremoto a Reggio Calabria ed in Sicilia

RUSSIA GUERRA CIVILE
 
Scoperte/Scienza
  -  Cultura/Costume -

10 Settembre, EINSTEIN con E = mc2 , ci rivela che la massa di un corpo � la misura del suo contenuto in energia. Siamo davanti alla pi� grande scoperta dell'umanit�. L'uomo ha rubato il fuoco degli dei, il segreto dell'universo, la Fissione Nucleare.

Einstein - 5,81 K

vedi EINSTEIN

STORIA ITALIANA - Decisivi sono alcuni interventi statali giolittiani per lo sviluppo industriale del Nord, soprattutto in alcuni settori del "triangolo industriale", che d'ora in avanti riceveranno grandi commesse dallo stesso Stato. Altri fondi sono impiegati  per lo sviluppo dei piccoli imprenditori, dove sono dirottati alcuni  interventi salva-occupazione e risorse che finora erano riservate solo ai grandi (protetti) latifondisti; e non solo del sud ma anche nelle grandi tenute piemontesi, lombarde e venete, dove in precedenza nonostante gli aiuti ai grandi proprietari fondiari, non si erano mai ottenuti dei  buoni risultati.

STORIA IT.: Dopo il primo grande sciopero della storia d'Italia dello scorso anno, dopo quel minaccioso progetto che prevedeva limitazioni agli stessi, nazionalizzando le ferrovie, militarizzando il personale, negando  lo sciopero, e comminando pene severe (un anno di carcere) ai quei dipendenti pubblici che intendevano emulare i ferrovieri, a marzo ci sono le dimissioni di GIOLITTI.
E' stato incapace di risolvere la spinosa e delicata questione dello sciopero,   che ha le caratteristiche - afferma lui - di sfociare in una guerra civile (e temendola, aveva richiamato due classi nell'esercito). Nello stesso tempo il partito socialista europeo va ancora teorizzando, quale sia la migliore strategia da seguire in Italia, se quello della partecipazione politica a un regolare governo o  fare una rivoluzione proletaria, che potrebbe benissimo fare a meno di mediazioni, perch�  agirebbe con i fatti e soprattutto con gli operai in piazza.

Nei precedenti scioperi la blanda opera dei sindacati e la forte spaccatura fra riformisti e sindacalisti rivoluzionari hanno portato a un inasprimento dei contrasti. Sono quelli della corrente rivoluzionaria che ora hanno in mano le camere del lavoro e intendono continuare la lotta fino al successo. Se poi ci saranno altri eccidi di operai e contadini nel Paese provocati dalle forze di polizia o dell'esercito dello Stato, quello sar� il "segnale inizio" rivoluzionario.

Pur non andando in porto le trattative fra Stato (che vuole troppi soldi) e Privati per l'acquisizione delle ferrovie il governo vieta in ogni caso ai dipendenti delle aziende che le gestiscono di scioperare. Questo veto tocca da vicino economicamente quindi i proprietari delle aziende stesse che riescono a fomentare gli stessi operai,  che cos� appoggiati  minacciano la paralisi del servizio a oltranza.

Dimessosi Giolitti, � FORTIS (a lui molto vicino) a formare il nuovo governo, e in aprile � lui a presentare un nuovo "progetto di compromessi" ritenuti da alcuni inaccettabili. Fortis da' ampia autonomia amministrativa ai dirigenti delle ferrovie e qualifica come pubblici ufficiali tutti gli addetti, che cos� con la legge in vigore non possono quindi scioperare pena le sanzioni previste dal codice penale.

I sindacalisti rivoluzionari protestano vivacemente e indicono uno sciopero generale il 17 aprile, che si rivela purtroppo in un fallimento totale, visto che i riformisti non ne vogliono proprio sapere di far scioperare altre categorie a sostegno dei ferrovieri. Ed e' guerra fra gli stessi sindacati, dove saltano i dirigenti  riformisti accusati di menefreghismo nei confronti di tutti i lavoratori e della loro causa comune.

N'approfitta il 19 Fortis che alla Camera, riceve 289 a favore e solo 45 contrari (al Senato solo 8 contrari) per la statalizzazione delle ferrovie, e  si vara subito la legge dell'esercizio ferroviario statale che entra in vigore il 1 luglio. Un colpo da maestro fulmineo e tempestivo. Entrambi i sindacati restano impotenti e se prima non vi era stata partecipazione per motivi ideologici, ora con il licenziamento in tronco gli scioperi non sono certo la strada da seguire, pena altri clamorosi fallimenti. Questi porterebbero a non avere la forza per fare con gli stessi scioperanti la tanto auspicata rivoluzione proletaria.

PIO X non rimane indifferente agli eventi e impartisce nuove direttive ai vescovi per far partecipare alla vita del Paese i cattolici. Abolisce quasi del tutto il famigerato non expedit e invita il movimento cattolico a prepararsi,   organizzarsi ed entrare nella vita politica attiva, in ogni caso sempre subordinata alle gerarchie ecclesiastiche e non costituite in un partito come volevano invece i democratici cristiani.
E' una forte apertura alla politica dopo i 45 anni da Porta Pia, ma � condizionata alle decisioni dei vescovi e solo in certi casi indicati dal papa. Significa che in alcune citt� vige ancora il veto. Una di queste � Bologna, dove il 20 novembre si aprono le ostilit� proprio nei riguardi di questo veto. I cattolici ricostituiscono nuovamente  la Lega Democratica Nazionale Cristiana, e  ribadiscono la piena autonomia dalle gerarchie ecclesiastiche. Ma l'ostilit� che viene da Roma impedisce a questo nascente movimento di fare poca strada. E' subito un fallimento.

Ma all'orizzonte, proprio alla vigilia di Natale, Don Sturzo a Caltagirone il 24 dicembre, sfida tutti anche se non da' subito seguito al suo progetto. Ma sostiene con forza e decisione che c'� la necessita' di dar vita a un partito cattolico aconfessionale, democratico e autonomo senza alcuna ingerenza delle gerarchie ecclesiastiche. Il duro messaggio lo esterna in piazza, ma l'intenzione � farlo arrivare nelle alte gerarchie; ed aspetta gli eventi.

STORIA EUR.: In RUSSIA appena uscita da una guerra perdente con i giapponesi che le ha tolto con una storica battaglia il 27 maggio la Manciuria, ci sono le stesse rivendicazioni che chiedono gli operai    in Italia con gli scioperi e le manifestazioni varie. Purtroppo nel Paese russo hanno le stesse manifestazioni un epilogo pi� tragico. A Pietroburgo lo Zar ordina di sparare sui dimostranti che chiedono salari e pi� umane condizioni di lavoro. 100 sono gli operai che rimangono sul terreno uccisi e altre centinaia feriti. Il Paese � sbigottito e perfino l'esercito in alcuni casi si ammutina o ha momenti di insubordinazione. Lo Zar corre allora ai ripari con un piccolo parlamento detto Duma, ma non basta. Proprio a Pietroburgo nascono i primi consigli operai detti i SOVIET, e questa tragica manifestazione � solo il preludio di tante altre, fino a quella che poi culminer� con la Rivoluzione Russa.

per la ricostruzione dei fatti russi del 1905 vedi - SCHEGGE - RUSSIA 1905 )

NORVEGIA: Dopo le guerre napoleoniche il Congresso di Vienna aveva staccato la Norvegia dalla Danimarca e l'aveva unita in Unione personale (Convenzione di Moss) con la Svezia nella persona del Re. Nel 1905 per� dopo alcuni anni di divergenze crescenti tra le due nazioni a proposito degli interessi marittimi l'Unione viene sciolta e la Norvegia diventa indipendente con CARLO DI DANIMARCA proclamato Re con il nome di HAAKON VII il cui regno viene riconosciuto dagli altri stati europei solo nel 1907.( By Pier Paolo Chiapponi

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