SCUOLA, SOCIETA� E CULTURA

di LUCA MOLINARI


Il mondo non lo abbiamo ereditato dai nostri padri, ma lo abbiamo in prestito dai nostri figli. A loro dobbiamo trasmetterlo nella migliore condizione possibile, fornendo una mentalità aperta al nuovo e non antiquate fobie. Le nostre paure ed i nostri errori non devono essere le loro paure ed i loro errori. 

La più importante tappa di questo percorso di crescita e di maturazione è rappresentata dalla scuola che deve essere per i giovani un�istituzione aperta e vicina alla loro crescita morale e intellettuale. La scuola non è solo puro nozionismo autorevenziale: ciò che si insegna non deve restare lettera morta, ma divenire viatico per la formazione civica dei ragazzi. Formazione che non deve limitarsi alla sola valutazione individuale, ma creare anche un senso reciproco di comunità coesa fondata su ascolto e rispetto reciproci.

 Questo modello di sistema formativo deve essere erga omnes, disponibile per tutti indipendentemente dal ceto e dal censo sociale. Per questo è bene che la scuola sia �pubblica� al fine di assicurare anche alle fasce sociali meno abbienti la possibilità di istruire al meglio i propri figli. 

Occorre che sia anche �laica� per permettere il dibattito ed il confronto tra differenti posizioni religiose, filosofiche e culturali che vanno proposte ed interpretate come una palestra d�esercizio per meglio affrontare le sfide e gli impegni che la vita offre quotidianamente. 
Da tutte queste necessità scaturisce l�imperativo categorico che spinge a adoperarsi affinché i giovani abbiano una sempre maggior coscienza critica per la quale la libertà sia sempre accompagnata a responsabilità e rispetto e mai alibi d�arrogante arbitrio. Una coscienza dialettica che viva le diversità come ricchissime fonti di crescita e non come fastidiosi problemi da sopprimere. Va stimolata una moderna e illuministica cultura critica che, senza scordare il passato, sproni i giovani ad essere protagonisti e non solo comparse del futuro. In tutto questo la scuola ha un ruolo primario: ciò che si insegna non deve restare lettera morta, ma divenire viatico per la formazione civica dei ragazzi.

 Occorre una religiosità civile, genitrice di un senso civico e di virtù repubblicane come la dedizione alla comunità e alla cosa pubblica. Il futuro dell�Umanità necessita 

di LUCA MOLINARI


  ALLA PAGINA PRECEDENTE

TORNA A CRONOLOGIA